Pensioni, in migliaia sperano nell’emendamento al Milleproroghe
C’è fibrillazione tra alcune migliaia di lavoratori della scuola: nelle prossime ore le Commissioni parlamentari competenti esprimeranno il loro parere sugli emendamenti presentati nei giorni scorsi, tra i quali è presente anche lo slittamento al 31 agosto 2012 dei requisiti per andare in pensione secondo le vecchie regole (raggiungere quota 96 attraverso un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e 61 anni di età oppure 36 di servizio e 60 di età). Decisivo sarà il giudizio che darà la commissione legata al Mef, poiché superato lo scoglio del merito, rimane a questo punto da superare solo quello legato alla copertura finanziaria del provvedimento.
Comunque vada, per Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, che ha promosso l’emendamento inviandolo assieme ad altri alle commissioni competenti, si tratta di una notizia importante: “Ancora una volta – ha commentato Pacifico – le richieste dell’Anief, unica associazione sindacale ad avere presentato una memoria scritta con specifici emendamenti alla I e alla V Commissione della Camera dei Deputati, sono state trasformate in proposte emendative da diversi gruppi parlamentari che meritano il ringraziamento di tutto il personale della scuola. In tal modo abbiamo risposto con efficacia all’invito dei presidenti delle commissioni parlamentari di competenza di fare dei rilievi al decreto utili ad eliminare limiti e storture. Ma indirettamente – ha concluso Pacifico – abbiamo anche risposto a coloro che accusano l’Anief di essere un sindacato che opera esclusivamente attraverso ricorsi in tribunale”.
Se invece l’emendamento non dovesse passare, il personale della scuola che vorrà andare in pensione anticipatamente dovrà farlo accumulando i contributi raggiunti entro lo scorso 31 dicembre: sul sito internet dell’Inps è già disponibile la modulistica per chiedere di andare in pensione con le modalità precedenti alla recente riforma.