Sull’età di pensionamento dei lavoratori italiani, alla quale sono interessati tantissimi dipendenti della scuola sopra i 60 anni di età, non giungono buone notizie. Mentre il governo francese annuncia, dopo oltre un mese di proteste, il ritiro “provvisorio” dal progetto di legge per la riforma delle pensioni sull’instaurazione di un’età di equilibrio 64 anni per ottenere la pensione a tasso pieno, in Italia si comincia parlare di ‘Quota 102’, la quali andrebbe a sostituire dal 2022 la più vantaggiosa ‘Quota 100’.
I sindacati hanno messo subito le mani avanti, sostenendo che si tratterebbe di un notevole passo indietro: lasciare il lavoro anticipatamente, con 64 anni di età e 38 di contributi prevederebbe infatti il ricalcolo contributivo di tutta la carriera lavorativa con il solo sistema contributivo (con sensibile perdita stipendiale) anche per chi si dovesse trovare in un sistema misto retributivo-contributivo.
Roberto Ghiselli, segretario confederale Cgil, con delega alla previdenza, citato da Repubblica, ha chiesto “di fissare i requisiti a 62 anni e 20 di contributi: le persone devono poter scegliere quando lasciare il lavoro dai 62 anni in poi. O a prescindere dall’età con 41 anni di contributi”. L’esponente Cgil afferma: “Non faremo barricate come in Francia, ma certo siamo pronti alla mobilitazione permanente”.
Chi parla di barricate, ance se di tipo politico, è il leader della Lega Matteo Salvini, che nelle ultime ore ha commentato le ultime vicende sulla previdenza come un linguaggio decisamente forte: “Uno apre il giornale stamattina e scopre che quei geni del governo, quei geni del Pd, presentano una proposta di legge per riportare in alto l’età per andare in pensione. Sono dei cretini e degli imbecilli”.
Salvini incalza: “Se tu riporti in alto l’età per andare in pensione, quand’è che i ventenni cominciano a lavorare?”.
Il giorno prima il segretario leghista aveva detto che “se Conte, Di Maio e Renzi pensano davvero di portare in parlamento di nuovo la legge Fornero o comunque proporre l’innalzamento dell’età pensionabile sappiano che, come in Francia, faremo di tutto per bloccare questa iniziativa folle e scellerata”
Intanto, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, martedì 14 gennaio, alle ore 11,30, terrà un’audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla funzionalità del sistema previdenziale obbligatorio e complementare, nonché del settore assistenziale, con particolare riferimento all’efficienza del servizio, alle prestazioni fornite e all’equilibrio delle gestioni.
L’appuntamento, che verà trasmesso in diretta webtv, si svolgerà dinanzi alla Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale nell’Aula del II piano di Palazzo San Macuto.
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