Viene posticipata al 31 dicembre 2021 la prescrizione quinquennale dei contributi dei dipendenti del pubblico impiego.
Lo prevede il decreto quota 100 deliberato dal governo lo scorso giovedì.
All’articolo 19 del decreto si fa riferimento proprio alla prescrizione dei contributi Inps.
“All’art. 3 della legge 8 agosto 1995, n. 335, dopo il comma 10 è aggiunto il seguente: 10-bis. Per i rapporti di lavoro subordinato con le amministrazioni pubbliche di cui al Dlgs n. 165/2001, i termini di prescrizione dei commi 9 e 10, riferiti agli obblighi relativi alle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria afferenti ai periodi di competenza fino al 31 dicembre 2014 non si applicano fino al 31 dicembre 2021, fatti salvi gli effetti di provvedimenti giurisdizionali passati in giudicato”.
Si tratta di un’ulteriore proroga rispetto a questo previsto dall’Inps. Con la circolare n. 117 dell’11 dicembre 2018, l’Ente di previdenza aveva prorogato il termine della prescrizione dei contributi Inps per i dipendenti pubblici al 1° gennaio 2020.
Ora un’ulteriore proroga al 31 dicembre 2021
Come verificare la propria posizione
Per verificare la propria posizione assicurativa il lavoratore può accedere all’estratto conto INPS, tramite PIN o tramite un Patronato.
Nel caso si riscontrassero lacune o incongruenze, il lavoratore può chiedere, sempre tramite PIN o tramite un Patronato, la variazione RVPA, istanza che non ha alcun termine di decadenza.