Sono oltre 26 mila le domande di accesso a quota 100, fatte registrare a pochi giorni di avvio del servizio. Lo aveva dichiarato tramite un tweet il Ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno. Ma adesso abbiamo anche i primi dati sulle domande del comparto scuola fornite dal sottosegretario Giuliano: nelle prime 48 ore sul sito dell’INPS sono già arrivate 2.147 domande di richiesta di collocamento a riposo nel comparto scuola. Lo fanno sapere le senatrici e i senatori del M5S in Commissione Cultura.
Previsti circa 35 mila pensionamenti per il 2019
I senatori parlano anche di previsioni: “si stimano circa 35.000 potenziali pensionamenti entro il 2019 tra coloro che hanno maturato i requisiti per Quota 100″, proseguono. “Se aggiungiamo a questi numeri i 27.000 pensionamenti già maturati con i vecchi requisiti, otteniamo un massimo di 62.000 richieste complessive”.
“È chiaro che questa circostanza significherà nuovi posti di lavoro per tanti docenti e l’occasione di stabilizzare tanti precari. Sarà inoltre per molti insegnanti un’opportunità per rientrare finalmente nei propri territori”, concludono i pentastellati.
L’anno prossimo però si rischia il vero boom supplenze
La riforma delle pensioni potrebbe avere ripercussioni anche sul prossimo anno scolastico, specie sulle supplenze. Almeno in base a quanto affermato dai sindacati, in particolare la Flc Cgil: “L’attuale sistema di reclutamento, più volte rimaneggiato negli ultimi anni – ha detto il segretario Sinopoli – ha prodotto forti disfunzioni e manifestato scarsa efficacia, tanto che a settembre 2018 l’anno scolastico è partito con 32.217 cattedre non assegnate ai ruoli, e con altri 56.564 posti liberi da assegnare a supplenza tra deroghe sul sostegno e organico di fatto”.
“A settembre – continua Sinopoli – se ne aggiungeranno oltre 40.000 che si libereranno per effetto di ‘Quota100’, consegnando l’avvio del prossimo anno scolastico ad un’ulteriore situazione di caos e di mancanza di insegnanti che avrà ripercussioni sulla continuità didattica. Senza contare l’aggravio di lavoro per le segreterie scolastiche”.
Ripercussioni anche sulla mobilità
Con quota 100 aumenteranno i posti disponibili per la mobilità, come scritto in precedenza: infatti, le tipologie di posti disponibili per la mobilità previste sono:
- Posti disponibili per effetto di un aumento dell’organico dell’autonomia.
- Posti resi disponibili, a qualsiasi titolo, a partire dal 1° settembre 2019 e comunicati al SIDI prima della sua chiusura.
- Posti attualmente occupati da docenti a tempo indeterminato non a titolo definitivo.
Pertanto, con quota 100 ci saranno un numero maggiore di domande di pensionamento, quindi si renderanno disponibili più posti per la mobilità 2019/2020.
Bisogna anche sottolineare che anche i posti che si renderanno liberi per effetto della mobilità in uscita sono posti che andranno a soddisfare le domande di trasferimento o di mobilità professionale (passaggio di ruolo o di cattedra).