Secondo il sindacato sarebbero 80 mila i posti di docenti e Ata vacanti e disponibili, a cui vanno aggiunti almeno altri 40-50 mila dipendenti che saranno collocati in pensione. Ergo, calcola Anief, se si può plaudire alla richiesta di immissione in ruolo di circa 15 mila precari ribadita oggi dal ministro dell’Istruzione, i numeri però non tornano, perché i posti vacanti e disponibili tra docenti e personale Ata sono molti di più: almeno 22 mila e non 15 mila.
Anche nella programmazione delle nuove assunzioni, secondo Anief, i calcoli sono sbagliati: “Non riusciamo a comprendere come mai al ministero dell’Istruzione si facciano sempre i conti delle assunzioni in difetto”. Dai conteggi fatti, spiega l’Anief, “risultano infatti almeno 120 mila i posti che si renderanno disponibili tra il prossimo anno e il 2017”.
Il sindacato, a tal proposito, coglie l’occasione per chiedere ai parlamentari di approvare con urgenza la modifica alla riforma Fornero, prodotta dai parlamentari Gnecchi e Ghizzoni, della quale si sta già occupando la Commissione lavoro della Camera, riguardante 3.500 docenti e Ata che avevano iniziato l’anno scolastico 2011/12 sapendo di andare in pensione ma che invece oggi sono ancora in servizio a causa della mancata deroga. Risolvere positivamente la questione dei Quota 96 sarebbe già un punto a favore. Di chi ha diritto a lasciare e di chi deve essere assunto.
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