Alla fine, nella Legge di Stabilità approvata dal Consiglio dei Ministri nella tarda serata del 15 ottobre e nelle prossime ore al vaglio della Commissione UE, il finanziamento per l’assunzione dei quasi 150mila precari, il 90% dei quali inseriti nelle graduatorie ad esurimento, risulta la metà di quello annunciato: solo mezzo miliardo.
Però è lo stesso premier, Matteo Renzi, a rassicurare l’opionione pubblica. Sulla scuola, ha detto il presidente del Consiglio al termine del CdM, “abbiamo messo (in Legge di Stabilità) mezzo miliardo perchè è sull’indebitamento netto. La misura in realtà vale un miliardo e serve ad assumere tutti i 149.000 della graduatorie a esaurimento. E’ la voce netta, non lorda”.
La parola, ora, passa agli economisti: basteranno quei soldi per assumere e tenere a regime un così alto numero di docenti? Per il momento, fino a prova contraria, se il Governo sostiene che sono i soldi necessari per eliminare la fetta più consistente del precariato scolastico italiano, dobbiamo fidarci.