Categorie: Riforme

Per Bertinotti la riforma della scuola è da abrogare

“La riforma della scuola andrebbe abrogata semplicemente perché con la sua attuazione a decidere sul futuro scolastico non saranno più gli studenti o i loro genitori ma i bilanci familiari: non si tratta di un’opinione personale, ma di una condizione che emergerebbe benissimo se si attuasse una semplice indagine o inchiesta che coinvolga gli attori reali del mondo della scuola”. L’auspicio, espresso il 3 ottobre nel corso di un incontro con gli studenti svoltosi presso l’Università degli Studi di Salerno, è di Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione Comunista e candidato alle primarie del centro sinistra. Secondo Bertinotti realizzare un’approfondita riforma scolastica comporta per forza di cose un notevole coinvolgimento di parti e di pareri che non può essere “risolto” in breve tempo.
Il segretario di Rifondazione ha promesso che cercherà di allargare il suo pensiero a tutta l’area del centro-sinistra, senza però spingere sull’acceleratore per trovare un immediata soluzione alternativa. “Io propendo – ha sottolineato il leader dei Rifondazione rivolgendosi agli studenti – affinché l’Unione si limiti ad abrogare senza però commettere l’errore di avere la fretta di legiferare un corpo organico di leggi sulla scuola in un breve periodo”.
Ma Bertinotti non si è soffermato ad auspicare un naufragio della riforma scolastica voluta dall’attuale ministro dell’Istruzione, ma anche a fare proposte per iniziare un nuovo percorso scolastico. “Prima di legiferare o di fare una bozza di riforma ciò che serve – ha detto alla platea – è necessaria un’inchiesta sullo stato reale della scuola”. Il segretario di Rifondazione ha, infatti, ammesso che la sua idea di organizzare la scuola, qualora l’attuale opposizione dovesse vincere le elezioni politiche del prossimo anno, non è condivisa da tutti gli alleati politici: “La coalizione dell’unione, a proposito della strada da prendere, una volta sconfitta la riforma Moratti, ha in merito opinioni diverse”. Su una cosa però ha fatto capire che ci sarà compattezza: “c’è voglia di ricostruire: e probabilmente un’inchiesta, che approfondisca lo stato della scuola, dando, in questo, un ruolo di primo piano a docenti, ricercatori, studenti, chiarirebbe le idee a tutti”.
Alessandro Giuliani

Condividi
Pubblicato da
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Pensioni da fame, si va verso il 30-40% in meno dell’ultimo stipendio: il dramma di docenti e Ata. Previdenza integrativa come ‘paracadute’ – VIDEO

Le riforme previdenziali hanno ridotto fortemente gli assegni pensionistici dei lavoratori, in particolare quelli di…

29/11/2024

Sciopero 29 novembre, bruciati fantocci di Meloni e Salvini. Valditara: “Chi non condanna questi gesti ne è complice”

Oggi, come sappiamo, 29 novembre, si è svolto uno sciopero che ha coinvolto vari settori,…

29/11/2024

Global Teacher Prize, scadenza delle candidature il 9 dicembre. In palio 1 milione di dollari per il miglior docente

Il Global Teacher Prize, il premio per gli insegnanti “portatori di cambiamento”, è pronto per…

29/11/2024

Docente di matematica corregge tema di italiano, vari errori della Commissione: alunno bocciato alla maturità vince ricorso

Una vicenda davvero molto contorta. Uno studente di un istituto superiore tecnologico umbro, bocciato agli…

29/11/2024

Mancato pagamento dei compensi per i progetti Pon, Mim condannato: “Ogni prestazione lavorativa va retribuita”

Il Ministero dell'Istruzione e del Merito è stato condannato per mancato pagamento di compensi per…

29/11/2024

Studenti con disabilità, per le famiglie è più importante l’inclusione sociale che la didattica

Scegliere la scuola superiore giusta è una decisione complessa per qualsiasi genitore, ma per le…

29/11/2024