Se voglio riformare la scuola e cancellare la legge Fornero non posso allearmi con il Partito Democratico che ha prodotto la Legge 107/15 e ci ha portato fino a qui. A dirlo al Corriere della Sera è il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, forte del buon risultato politico riscontrato dalla coalizione con Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Rivolgendosi agli alleati di destra – in particolare ai “forzisti” del Cavaliere – Salvini ragiona ad alta voce: “si scordino di fare un governo con il Pd. Se c’è un tentativo da fare, è con i 5 Stelle. Non è una mia fissazione, ma una cosa ovvia”.
Nessuna apertura con quelli che ci hanno portato fino a qui
“Se voglio cancellare la riforma Fornero, se voglio riformare il mondo del lavoro e la scuola ed espellere gli immigrati clandestini, con chi dovrei fare queste cose? Con quelli che ci hanno portato fino a qui?”.
“Non siamo poi così lontani sui programmi”, continua il leghista parlando dei grillini. Nentre in vista del vertice di Arcore spiega: “Con gli alleati dobbiamo mettere nero su bianco i dieci punti del nostro programma”.
“Al primo giro” di consultazioni, afferma Salvini, “siamo andati, con mio stupore, dicendo cose diverse. È chiaro che se andiamo in giro dicendo cose diverse, si fa il buon gioco di chi sostiene che siamo divisi. Dunque, parleremo con una voce sola, quella scelta dagli italiani che hanno portato il centrodestra a guida Salvini a essere la coalizione più votata. E così, toglieremo ogni alibi a Luigi Di Maio”.
Non posso andare al governo con chi fino ad oggi ha detto soltanto signorsì a Bruxelles
C’è poi il problema che centrodestra non si è presentato compatto su alcuni temi, come l’Europa per esempio. Salvini non lo nega: “È vero, quello è un nodo fondamentale. E non solo con Berlusconi. Io non posso andare al governo con chi fino ad oggi ha detto soltanto signorsì a Bruxelles. Di Maio ora dice che loro rimarranno fedeli all’Ue…”.
“Io invece – prosegue – l’ho detto anche al presidente Mattarella: a breve ci saranno scadenze importanti, noi intendiamo rispettare gli accordi fino a quando garantiscono il benessere degli italiani. Se invece il rispetto dei parametri significasse chiusura di altre aziende, precariato e povertà, per noi non esiste”.
Giornata internazionale di Rom, se lavorassero di più e rubassero di meno…
Su twitter, lo stesso leader della Lega Nord ha anche espresso il suo parere sulla celebrazione delle etnie nomadi:
“Oggi è la Giornata internazionale di Rom, Sinti e Caminanti. Se molti di loro lavorassero di più e rubassero di meno, se molti di loro mandassero i figli a scuola invece di educarli al furto, sarebbe davvero una festa…..”.