Per chi volesse diventare docente di sostegno con il nuovo reclutamento, si prevedono più crediti formativi necessari e un anno di corso si specializzazione post lauream.
Si tratta dell’articolo 13 della delega sulla promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, che stabilisce i nuovi criteri per diventare docente di sostegno alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.
Nello specifico, come riporta Italia Oggi, oltre ai 31 crediti dedicati all’acquisizione di competenze utili per questa particolare tipologia di insegnamento, già compresi ordinariamente nel corso di laurea, gli interessati dovranno conformare il corso di studi alla necessità di prevederne altri 60.
Inoltre, dopo aver conseguito la laurea magistrale, si dovrà frequentare il corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, della durata annuale, attivato presso le Università autorizzate dal Ministero dell’istruzione nelle quali sono attivi i corsi di laurea a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria e il cui accesso è subordinato al superamento di una prova.
Al termine di ciò, il candidato ha acquisito 60 crediti formativi di cui 12 di tirocinio che equivalgono a 300 ore.
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Lo stesso percorso è previsto anche per i docenti aspiranti di sostegno nelle scuole medie e superiori, che quindi acquisiranno almeno 60 crediti riguardanti le relative competenze nel quinquennio di laurea magistrale e subito dopo, dovranno frequentare un altro corso universitario di un anno, a numero chiuso, sempre di 60 crediti.
Salvo modifiche dell’ultimo momento (il decreto è in discussione alla Camera attualmente), questo dovrebbe rappresentare il nuovo sistema di formazione per diventare insegnante di sostegno.
Per quanto riguarda il fabbisogno dei docenti di sostegno, la delega specifica che sarà il gruppo di inclusione territoriale (Git), che comprende i dirigenti tecnici, presidi e docenti, istituito per ogni ambito, a decidere sul bisogno di ore di sostengo di ogni alunno con disabilità o disturbi dell’apprendimento del territorio di riferimento.
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