«Una carriera scolastica e lavorativa costellata di trionfi non è una garanzia», scrive infatti l’editorialista Megan McArdle (@asymmetricinfo) nel suo ultimo libro “The Up Side of Down – Why Falling Well Is the Key to Success”. Il motivo? L’abitudine al successo facile e la permanenza nella sua “zona di comfort” non preparano adeguatamente al mondo del lavoro, mentre una spiacevole sensazione di vulnerabilità può funzionare da incentivo per dare il meglio di sé, è una vulnerabilità che talvolta può esprimersi sotto forma di un eccesso di perfezionismo.
Più del quoziente intellettuale, contano le abilità cognitive, come la capacità di apprendere velocemente, la curiosità e quella che viene definita “leadership emergente”, di chi sa prendere l’iniziativa ma anche cedere il potere se necessario.
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