Riceviamo e volentieri pubblichiamo prof. Simone Veronese, esperto ITS Academy, coordinatore RSU Uil Scuola della provincia di Reggio Calabria il seguente contributo.
Con i primi tre decreti attuativi di fatto si è dato il via all’entrata in funzione della riforma su gli Its Academy che ad oggi in Italia sono circa 142 correlati in 6 aree tecnologiche, strumenti necessari per affrontare le sfide del nostro Paese non solo in termine di produzione e servizi ma soprattutto per l’adeguamento del sistema telematico e informatico con l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e per reperire le figure specializzate necessarie per la realizzazione delle grandi infrastrutture uno su tutti il ponte sullo stretto.
Il primo obiettivo della riforma è quello di ampliare l’offerta dell’alta formazione sulle reali esigenze delle imprese, il secondo è quello di potenziare le strutture funzionanti e ridimensionare o chiudere i molti ITS in crisi da anni, diventati dei veri e propri diplomifici con attività formative che non rispondevano alla reale esigenza di mercato.
Ma è proprio questo secondo obiettivo che appare il più difficile da raggiungere con il rischio concreto che questa riforma si avvii solo per una parte del Paese, proprio perché al Sud sono presenti la maggior parte degli ITS non competitivi che, negli anni non sono riusciti ad agganciarsi alle esigenze e agli investimenti del sistema produttivo che li ha targati come poco affidabili avendo affidato la loro sopravvivenza solo ai fondi europei elargiti dalle Regioni; una fotografia disastrosa che era stata già scattata nel 2021 dall’INDIRE evidenziata in un report dettagliato.
Un divario tra NORD E SUD in termini di Istruzione e formazione che, senza le giuste misure risolutive rischia di peggiorare, preoccupazione espressa anche nell’ultima visita del Ministro Valditara in Calabria. Le soluzioni ci sono e solo proprio riportate nella riforma.
Per evitare tutto ciò vanno attivate e incentivate con un decreto attuativo specifico LE RETI DEGLI ITS ACADEMY, non una semplice struttura di coordinamento ma un vero sistema sinaptico che consenta sia la nascita di strutture orizzontali di settore per migliorare o potenziare una precisa area di specializzazione che di quelle verticali che consentano ai migliori ITS Academy italiani, con un alta premialità e tasso di occupazione degli studenti, di dar vita a strutture nazionali con una presenza in ogni Regione, attraverso il subentro in ITS mal funzionanti o la costituzione di nuovi istituti per il rafforzamento e l’omogeneizzazione in tutto il territorio italiano di un’offerta formativa specializzata di alta qualità che consenta lo scambio di buone pratiche, la condivisione di laboratori e, soprattutto, il tirocinio in aziende o industrie altamente tecnologiche e innovative per la formazione di campus multiregionali in tutte le aree tecnologiche.
Auspichiamo che il Ministro insedi al più presto il Comitato Nazionale Its e che non abbia solo una funzione consultiva ma abbia un compito operativo e di coordinamento con le Regioni aprendo un confronto serio con le parti sociali più rappresentative. Tutto ciò, al fine di avviare le reti e incrementarne significativamente l’offerta formativa in tutto il territorio nazionale, attivando un fondo di premialità aggiuntivo agli ITS Academy che intendono attivare nuove sedi e portare un’esperienza positiva nelle regioni in difficoltà.
Simone Veronese