La scuola di oggigiorno è regolata da norme molto meno severe e rigorose di quelle della scuola di un tempo.
Quindi gli insegnanti hanno un margine ridotto per esercitare la serietà.
Però un certo margine esiste ancora e se all’interno di esso la serietà non viene esercitata non è perché non si possa ma perché per qualche motivo non si vuole.
Per esempio: nessuna regola scolastica vieta di bocciare uno studente che, insufficiente di 2 o addirittura 3 materie a giugno, agli esami di riparazione riporta insufficienze ancora più gravi di quelle per cui aveva avuto il giudizio sospeso.
A cosa attribuire tanta tolleranza e generosità?
Buonismo: mah sì, poveraccio, dài, siamo comprensivi!
Convenienza: se lo bocciamo non si forma la classe e me chissà dove mi sbattono a insegnare.
Quieto vivere (paura?): i genitori sono dei piantagrane, abbiamo già avuto noie con loro, magari fanno ricorso e ci rompono le scatole chissà per quanto.
Gli è che alcuni “furbetti del quartierino” lo sanno e ne approfittano.
Daniele Orla
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