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Per i brutti voti ci pensa la polizia

La polizia può esserne fiera e la Questura di Treviso lo ha sottolineato quando è uscita la notizia Ansa che la ragazza, alla fine del secondo quadrimestre, aveva nettamente migliorato i suoi vuoti scolastici.
Si era infatti rivolta a loro per avere supporto e sicurezza quando ha visto la sua pagella di metà percorso costellata di 2 e 3, e allora temendo una reazione brusca dei genitori ha preferito prima rivolgersi agli agenti.
E loro l’avranno assicurata e incoraggiata, tanto che nel breve volgere di solo qualche mese avrebbe ribaltato i giudizi e forse evitato pure la bocciatura.
 La preoccupazione esagerata dell’adolescente dà conto però, evidenzia la Questura, della fiducia riposta dai giovani nelle forze dell’ordine.
Un precedente tuttavia assai interessante che potrebbe magari innescare altre decisioni simili da parte di ragazzi martoriati da giudizi poco lusinghieri, mentre nulla toglie alla polizia di implementare un servizio di supporto per ragazzi neghittosi, con relativo accompagnamento a casa per sedare gli animi biliosi di genitori particolarmente severi.

Pasquale Almirante

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