Per i Cobas migliaia le classi “liberate dai quiz”

Rilevante sarebbe stato il contributo degli studenti nelle manifestazioni di ieri, 16 maggio, contro i testi Invalsi nella secondaria di secondo grado, mentre “ insegnanti e studenti hanno manifestato in almeno 42 città (a Roma davanti al MIUR, con la presenza particolarmente apprezzata anche dei docenti cosiddetti “inidonei”, in lotta da mesi per la difesa del posto di lavoro) contro i quiz Invalsiani”
Ma a detta di Bernocchi ci sarebbero state pure “ripetute minacce e pressioni illegali dei Signori Invalsi e di molti presidi nei confronti di docenti che, pur non scioperando, non intendevano svolgere la distruttiva attività  quizzarola”.
In ogni caso, continua il comunicato Cobas, la vigilanza sarà alta e ogni azione sarà messa in campo qualora il Miur decidesse “di introdurre i quiz all’esame di Maturità. E’ un’operazione che va assolutamente bloccata ed anzi deve divenire obiettivo generalizzato l’eliminazione dei quiz dall’esame di Terza Media.”
In attesa della manifestazione del 2 giugno a Roma dei Comitati per l’acqua pubblica e dei movimenti che difendono i beni comuni e i servizi pubblici, il comunicato Cobas segnala “che il MIUR, in grossa difficoltà, potrebbe distribuire nuovamente carte false sui dati dello sciopero, come già ha fatto il primo giorno a proposito delle Elementari, fornendo cifre (peraltro taroccate, perché anche lì centinaia di classi non hanno svolto i quiz) solo su 3000 classi-campione e omettendo di dire che tali classi, ove si concentrano gli Invalsiani e le maggiori pressioni dei presidi, sono a malapena un decimo di quelle ove si svolgono gli indovinelli e che molte di queste classi hanno effettuato i quiz con pochissimi alunni/e.”