Politica scolastica

Per i sindacati il tema più urgente è ora quello delle relazioni sindacali

Con la firma del protocollo d’intesa per l’avvio dell’anno scolastico pareva che i rapporti fra la Ministra e i sindacati si fossero un po’ “aggiustati”.
Per la verità qualcuno, nel fronte sindacale, aveva parlato persino di “svolta”, Pino Turi (Uil Scuola) si era espresso con toni quasi trionfali: siamo di fronte ad una inversione di rotta rispetto alle politiche neoliberiste dell’ultimo ventennio.
Il mezzo idillio, però, è durato pochi giorni, una settimana.
Proprio in queste ore, infatti, i sindacati tornano all’attacco e scrivono alla Ministra: “Il decreto di riparto delle risorse attribuite agli USR per far fronte alle esigenze di posti aggiuntivi di personale docente e ATA è diverso dal testo che ci è stato formalmente inviato dal dipartimento istruzione di codesto ministero in data 6 agosto. È solo l’ultimo spiacevole episodio in cui viene compromesso un corretto svolgimento delle relazioni sindacali”.

L’accordo per la ripresa delle lezioni

L’intesa sull’avvio dell’anno scolastico era piaciuta in modo particolare ai sindacati (non alla Gilda che invece non l’aveva sottoscritta) perché conteneva l’assicurazione che alcune materie, come per esempio la didattica a distanza dei docenti e il lavoro agile del personale Ata, sarebbero state regolate con un vero e proprio contratto nazionale.

Per i sindacati il tema del giorno è quello delle relazioni sindacali

Ma adesso la situazione ritorna ad essere difficile e i sindacati chiedono “un impegno formale del ministero e dell’ufficio per le relazioni sindacali ad un incontro prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, per definire un accordo sulle relazioni sindacali che ristabilisca le condizioni per un confronto corretto, proficuo e costruttivo”.
Il fatto è che ormai settembre è in arrivo, mancano esattamente 11 giorni lavorativi, i problemi irrisolti sono ancora tanti e tutti molto seri (cattedre da coprire, arredi da consegnare, spazi da allestire o addirittura da trovare, attività di recupero da avviare nelle scuole, per citare i temi più urgenti e indifferibili) e sembra quanto meno curioso che sindacati e Ministero si debbano fermare per discutere di relazioni sindacali.

Reginaldo Palermo

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