E non solo, il 76% pensa che la scuola li prepari per affrontare meglio la vita da adulti e il 74% che li aiuti a trovare la fiducia necessaria in se stessi.
L’Ocse precisa che, da Paese a Paese, i risultati cambiano. Ci sono Paesi dove gli studenti apprezzano più le nozioni apprese a scuola, e altri dove si sottolinea più il ruolo di “preparazione alla vita” che la scuola ha. Ma il giudizio è ovunque, largamente positivo, dal Messico alla Tailandia e dall’Indonesia alla Germania.
Certo, precisano i ricercatori, è evidente che “i ragazzi che riportano un punteggio alto ai test Pisa tendono a dare giudizi maggiormente positivi sulla scuola rispetto a quelli con punteggi bassi”. Ma ci sono anche altre differenziazioni: per esempio i ragazzi che frequentano scuole efficienti sono maggiormente soddisfatti e fiduciosi, mentre quelli che lamentano lezioni disturbate dagli schiamazzi dei compagni, difficoltà dell’insegnante ad attirare e mantenere l’attenzione degli alunni danno ovviamente giudizi negativi sulla funzione della scuola.
Alla fine, quello che conta maggiormente sembra essere decisamente il rapporto di fiducia che s’instaura tra allievo e insegnante: “Gli studenti che hanno un buon rapporto con i professori e che studiano in classi dove vengono incoraggiati verso l’apprendimento pensano che la scuola sia utile, e questo loro atteggiamento positivo migliora ancora di più il clima scolastico”.