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Per il “Il Quotidiano in Classe” è boom di adesioni

Degli studenti delle scuole superiori italiane due su tre quest’anno avranno che fare con il progetto nazionale “Il Quotidiano in Classe”: in base ai dei presentati dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, che promuove l’iniziativa, al via il 13 ottobre, risulta infatti che saranno 1.786.538 gli allievi delle superiori (quasi il 70% del totale) che nell’anno scolastico 2009-2010 vi prenderanno parte. Per far comprendere la portata degli studenti coinvolti basta dire che il primo anno dell’attivazione, il 2000/2001, il progetto fece registrare appena 97.000 adesioni. Poi si è assistito ad un costante incremento.
Merito di quei 44.116 insegnanti italiani – ha dichiarato il presidente dell’Osservatorio, Andrea Ceccherini – che hanno capito prima degli altri come il loro ruolo non sia solo quello di formatori di studenti, ma di educatori di cittadini, e con questo spirito hanno raccolto il senso più autentico della nostra sfida, quello di chi intende utilizzare ‘Il quotidiano in classe’ per rilanciare la Cenerentola della scuola italiana: la lezione di educazione civica. Una lezione spesso bistrattata, ma pur sempre importante, se vorremo fare dei giovani di oggi, i cittadini autonomi, indipendenti e liberi di domani”.“.
Il progetto prevede che i docenti che hanno aderito all’iniziativa assumano l’impegno di dedicare un’ora di lezione la settimana alla lettura dei tanti quotidiani che arrivano nelle classi: si tratta del primo quotidiano d’opinione italiano, Il Corriere della Sera, uno dei più letti a livello regionale tra Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione, l’Adige, L’Unione Sarda, Il Tempo, La Stampa, Gazzetta del Sud, Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Brescia Oggi, Gazzetta di Parma, Il Gazzettino, il più autorevole quotidiano sportivo nazionale, La Gazzetta dello Sport e, nelle classi quarte e quinte, il principale giornale economico europeo, Il Sole 24 Ore.
Sono sempre tre i punti cardine dell’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”:
          le “lezioni” svolte dai docenti incaricati;
          la “formazione e l’assistenza didattica” rivolta agli stessi docenti responsabili del progetto (promossa dall’Osservatorio, basata su autorevoli contributi scientifici e pensata per permettere loro di presentare correttamente il giornale ai ragazzi);
          la “ricerca”, che corrisponde ad un’indagine sull’andamento delle adesioni, un monitoraggio dell’iniziativa, che viene presentato ogni anno al convegno “Crescere tra le righe”.
Alessandro Giuliani

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