I lettori ci scrivono

Per insegnare sul sostegno bisogna essere predisposti

Vorrei condividere queste semplici basilari considerazioni con tutti.
Dover scegliere materia prima del sostegno, porterà tanti insegnanti supplenti che hanno fatto da tempo la scelta della strada del sostegno, a fare una scelta obbligata su materia, per non incorrere nel rischio di rimanere senza lavoro per un anno intero.

Insegnanti con esperienza sul campo da tanti anni, che hanno fatto la scelta del sostegno con motivazione e coerenza, col cuore, dopo aver insegnato materia per anni…

Quanto bene si andava fino all’anno scorso, quando veniva proposta o materia o sostegno contemporaneamente cosicché chi era predisposto al sostegno (e in attesa di superare la selezione del tfa di formazione_altra questione sulla quale si potrebbero dire tantissime cose) poteva rinunciare a materia, a favore di chi invece non si sentiva assolutamente adeguato per il sostegno…e magari più giovane e appena laureato, insegnante fresco su materia alle prime armi?

Sostegno che non è mai una scelta facile e bisogna essere predisposti in tanti modi.

Come si fa a non capire che insegnare materia o dedicarsi al sostegno non è assolutamente la stessa cosa?

Ebbene, ora con queste innovative e fantasmagoriche novità nella gestione delle supplenze, ci troviamo esattamente nella situazione peggiore possibile: 

-chi sarà interpellato per materia prima del sostegno, 

-si accontenterà di materia per non rimanere senza lavoro tutto l’anno.

Chi non se la sentirebbe di fare sostegno lo accetterà invece, suo malgrado, perchè saranno le uniche possibilità rimaste di lavorare, quindi di nuovo per non rimanere a piedi tutto l’anno.

Questo perchè il sostegno verrà proposto solo in un secondo momento quando le cattedre di materia saranno a posto.

Come si fa a ‘mettere a posto’ le incongruenze di questo nuovo sistema che ha buchi da tutte le parti?

Cordiali saluti

Maria Beghelli

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