Home Attualità Per la didattica a distanza si aspetta la chiusura definitiva del contratto

Per la didattica a distanza si aspetta la chiusura definitiva del contratto

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Per  Antonello Giannelli, Presidente di ANP, la presenza a scuola dei docenti, quando tutti gli alunni sono in D.D.I. dipende sempre da un accordo tra DS e Docente: questa è la sua interpretazione della nota del 26  ottobre e questa è  l’indicazione che il sindacato da lui diretto sta dando ai suoi iscritti. Questo è  quanto ha detto oggi nella diretta su Tecnica della Scuola alle 15.30.

Oggi  il deputato  Toccafondi di Itialia Viva ha chiesto ad Azzolina di ritirare la nota di Max Bruschi del 26 in cui si trasmette l’ipotesi di contratto integrativo sulla DDI, firmato il 25  solo dai sindacati  Anief e Cisl  che non può  dirsi ancora contratto in quanto  le firme delle due organizzazioni sindacali non rappresentano il 50% + 1 degli iscritti ai sindacati né  il 60% dei voti alle RSU.

 Pare che la validità  del contratto, ora dipenda  solo  dalla firma della Flc Cgil che al  mometto ancora  non si è  ancora espressa, mentre lo Snals e la Gilda si sono espressi per la non firma per le varie discrasie riscontrate nella proposta del Governo  ed evidenziate da questi sindacati in sede di confronto al tavolo contrattuale.

Resta il problema della presenza a scuola quando il 100% degli alunni è  in DID per le ordinanze regionali.
Il problema  è  stato sollevato ieri dalla nostra rivista con l’articolo di Lucio Ficara che  ha dimostrato l’illegittimità della presenza a scuola dei docenti in assenza degli alunni e  dal gruppo facebook Scuola Bene Comune, con una lettera alla nostra redazione: SBC ha chiesto il ritiro della nota a firma del Max Bruschi, nota  che potrebbe aggiungere ulteriore confusione e conflittualità tra la dirigenza e la docenza in un momento tanto delicato per il Paese.