Riparte la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare: Per la scuola della Costituzione, dove “ogni articolo è stato concordato e approvato in numerose assemblee, facendo ciascuno un passo indietro rispetto alla propria idea di scuola, per arrivare alla idea più vicina a quella di tutti. Unica regola: abbandonare specifiche appartenenze e provare a mettere in campo un’energia collettiva al servizio del modello di istruzione disegnato dagli articoli 33e 34della Carta. Una modifica del regolamento del Senato, intervenuta in dicembre, ci garantirebbe peraltro che – una volta depositato, accompagnato dalle 50mila firme necessarie – il testo dovrà obbligatoriamente essere discusso presso le commissioni competenti”.
Il Fatto Quotidiano pubblica un intervento di Marina Boscaino, nel quale viene evidenziato non solo l’abrogazione della Buona scuola nella sua interezza, ma anche di mettere “mano a tutta la normativa che, dagli anni 90 in poi, ha allontanato la scuola italiana da laicità, pluralismo, democrazia, inclusione”.
L’alternativa alla buona scuola
L’alternativa, secondo il Lip-Scuola, è “una scuola davvero gratuita, democratica, in cui il preside ritorni tale e non più dirigente manager, gli studenti abbiano rappresentanza maggiore, maggiore partecipazione. Una scuola in cui chi decida di servirsi dell’istruzione privata e paritariase la paghi da sé, non attingendo alla fiscalità generale, e chi voglia seguire l’insegnamento di religione cattolica, possa farlo solo fuori dall’orario scolastico. Dove esistano fondi e personale stanziati per l’inclusionedegli alunni diversamente abilie per i migranti: perché la scuola deve essere davvero aperta a tutti”.
Scuola libera nella libertà
Una scuola in cui le classi pollaio non esistano più, dove tutti i posti disponibili vedano immissioni in ruolo, in cui l’autonomia scolastica coincida con lalibertà di insegnamento. Via i test Invalsie via il tortuoso e ammiccante “pedagogese”, infarcito di anglicismi.
Raccolta di firme
È per questo che la raccolta delle firme è coerentemente abbinata a quella per emendare l’equilibrio di bilancio dall’articolo 81della Costituzione, che ha compresso i diritti fondamentali delle persone: sanità, istruzione, trasporti, diritto all’abitare, ecc.
Finora, continua Boscaino, “hanno accolto l’appello per il momento a livello nazionale solo Potere al Popolo!e Prc, nel rispetto dell’autonomia del soggetto proponente” ma “piacerebbe che quei sindacati e formazioni politiche che finora non hanno fatto propria questa proposta ne colgano l’elemento alternativo”.
Lip è di chi la vuole sostenere
La Lip è di chi vorrà sostenerla; per consentire di iniziare il prossimo anno scolastico con un testo dal quale ripartire per riportare il tema della scuola alla ribalta.
L’appello
Infine un appello: “firmate e fate firmare; manca un mese alla consegna. Sul sito www.lipscuola.it è possibile trovare il testo, i documenti e la storia della Lip, i recapiti di ciascun referente locale”.