I lettori ci scrivono

Per la scuola solo interventi strutturali

Gentile redazione

poche righe per esprimere preoccupazione per la pervicacia con la quale il ministro Azzolina vuole imporre l’apertura delle scuole il 7 Gennaio. E’ solo uno spot. Non so se si renda conto della gravità della situazione; dovrebbe essere più realista.

D’altronde, le misure veramente efficaci per consentire  il rientro nonché la didattica in presenza,  non sono state mai adottate. Quali sono?

Semplicemente:

-occorre triplicare le corse dei trasporti in orario scolastico, al fine di consentire il viaggio solo nei posti a sedere riducendo mediamente dei 2/3, il n. dei viaggiatori per corsa

-massimo 15 studenti per classe; questo provvedimento avrebbe consentito la didattica in presenza per tutti, poiché le dimensioni medie delle aule sono intorno ai 40-45mq

– 3,5mq/alunno,  valutato che quello sinora in vigore prevede 1,96mq/alunno per la normativa antincendio (ricordo che i rischi antincendio-covid si sommano, quindi anche i provvedimenti conseguenti)

– interdistanza tra baricentro delle postazioni pari a 2-2,5 m (fondamentale garantire il distanziamento in ambienti chiusi);

– ampliamento delle aule ove possibile e aggiunta di nuovi corpi, realizzazione di spazi coperti con struttura leggera

-recupero stabili scolastici dismessi a disposizione delle Scuole con deficit di aule o con classi troppo numerose

-realizzazione dei gazebo coperti e lateralmente aperti, per attività didattica nelle giornate soleggiate

– installazione di termo scanner in tutte le scuole;

– obbligo uso mascherina e schermi facciali con contemporaneo distanziamento (2m);

– prevediamo i convitti e case dello studente anche per le superiori, favoriremo la socializzazione e limiteremo gli spostamenti degli studenti.

– prevediamo il medico scolastico e un presidio sanitario dedicato solo al mondo della scuola; si puo pensare ad un medico ogni mille alunni, prevedendo un’aggregazione di scuole in ambito sanitario

-prevediamo un piano di monitoraggio sanitario continuo della comunità scolastica.

Lo stato è in grado di garantire queste misure?

Valutato che le ondate pandemiche saranno sempre più frequenti, si prevedano solo interventi strutturali. E’ ora di finirla con questi provvedimenti parziali e costosi che non incontrano le reali esigenze scolastiche. Il rilancio della scuola passa attraverso un piano di recupero degli stabili, delle reti di informatizzazione, ripensamento dei trasporti.

Non è utopico prevedere alternanza tra lezioni a distanza e in presenza, con la considerazione che la classe debba sempre esser costituita da massimo 15 studenti, per consentire una didattica efficace e rispettosa dei ritmi e tempi di apprendimento degli studenti.

Insomma aiutiamo tutti, ma nel rispetto della dignità dei ragazzi e di tutto il personale scolastico.

Occorre prevedere gli scenari con competenza e lungimiranza, non inseguire il problema.

Basta con questa improvvisazione.

Giampaolo Bullegas

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