La prospettiva, secondo quanto ha raccolto Adnkronos, di nuove elezioni politiche al termine della ‘battaglia per il Quirinale’ sembra dominare nei commenti della stampa straniera alle ultime evoluzioni, soprattutto in casa Pd.
Il britannico ‘Guardian’, ad esempio, scrive che “secondo alcuni osservatori le dimissioni di Bersani potrebbero aumentare la possibilità di elezioni ravvicinate: dopo otto settimane difficili in cui la credibilità di Bersani come leader è finita sotto accusa sia dentro che fuori il Pd, il fiasco nelle elezioni presidenziali si e’ rivelato come la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.
Raccontando ai lettori francesi le vicende romane, ‘Le Monde’ osserva come ieri ci siano stati “due morti in una sola giornata” con il Parlamento che ha votato in “quattro turni per niente (almeno finora)”.
Il ‘Financial Times’ ricorda che “i sondaggi sembrano indicare che il centrodestra di Berlusconi potrebbe vincere le prossime elezioni, a seconda che Renzi riesca a ricompattare i democratici o meno”.
Ma il rischio di un altro parlamento bloccato è alto”. Tuttavia, il quotidiano economico osserva che, comunque, “i mercati finanziari non sembrano preoccupati, mentre i tassi sul debito italiano da 2 mila miliardi sono ridiscesi ai livelli pre-crisi”.
Infine, il ‘Wall Street Journal’ parla di “uno stallo in apparenza impossibile da sbloccare che potrebbe spingere l’Italia a nuove elezioni già in estate, rimandando le importanti iniziative necessarie per sospingere il paese fuori dalla più profonda recessione dalla Seconda guerra mondiale”.
Ma il prossimo presidente, conclude il giornale americano, “potrebbe imporre un proprio governo, magari composto da rappresentanti di diversi partiti” con l’obiettivo non solo di attuare i suggerimenti dei ‘saggi’ voluti da Napolitano, ma anche “per evitare un aumento dell’Iva che pesa come una spada di Damocle sulle già deboli prospettive di ripresa per investimenti e consumi interno”.
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