Le deleghe contenute nel disegno di legge sulla scuola stanno creando molte plomiche e molta preoccupazione. C’è anche chi parla di “deleghe in bianco” per significare forse che una volta trasferito al Governo il potere di emanare atti normativi il Parlamento non avrà più nessuna possibilità di controllarne gli esiti.
In realtà non è esattamente così perchè i decreti legislativi che il Governo emanerà dovranno comunque acquisire il parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e dovranno anche ottenere il via libera del Presidente della Repubblica.
Bisogna poi considerareanche un altro elemento: i tempi che la legge assegna al Governo sono particolarmente lunghi: l’art. 22 che contiene l’elenco delle deleghe parla di 18 mesi, con una particolare clausola che potrebbe portare i termini a 21 mesi. Infatti la legge stabilisce che se le bozze di decreto verranno trasmesse alle Commissioni negli ultimi tre mesi, il tempo concesso al Governo passerà da 18 a 21 mesi. In pratica se il ddl entrerà in vigore a fine giugno, il Governo avrà tempo fino alla fine di marzo del 2017 per emanare i provvedimenti conseguenti che, quindi, diventeranno operativi solo a partire dal 2017/2018. Ma nel frattempo la situazione politica potrebbe cambiare e non è neppure detto che tutti i decreti vadano in porto.
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