Per le elezioni Europee del 2014 i giovani chiedono impegni concreti

Da oggi sino alle elezioni del maggio 2014 le decine di organizzazioni giovanili che compongono il Forum nei 28 Paesi membri dell’Ue chiederanno ai candidati di sottoscrivere una lista di ”Promesse per i giovani”: dalla protezione di un’istruzione di qualità alla difesa dei volontari e dei tirocinanti, dal sostegno al Fondo di garanzia per i giovani alla tutela della libertà di movimento, passando per il supporto a politiche destinate allo sviluppo sostenibile e alla coesione sociale.
I candidati che firmeranno la maggioranza degli impegni riceveranno dallo Youth Forum il logo ”Le mie promesse per i giovani” da utilizzare durante la campagna elettorale. Il sito web di riferimento dell’iniziativa è loveyouthfuture.eu, dove saranno elencati tutti i firmatari delle promesse.
Il lancio della campagna è coinciso con la presentazione di un rapporto dell’organizzazione no profit VoteWatch che analizza il risultato dei voti riguardanti le politiche giovanile nel corso dell’ultima legislatura. Dalla relazione emerge che la stragrande maggioranza degli eurodeputati è a favore di speciali politiche nei confronti dei giovani, ma con differenze significative fra destra e sinistra.
Da un lato, i parlamentarti di centro-sinistra credono che i governi debbano investire più risorse nella creazione di posti di lavoro per i giovani e che tali investimenti debbano essere esclusi dalle norme sulla disciplina fiscale. Dall’altro, i deputati di centro-destra pensano sia necessario mantenere la disciplina di bilancio e concentrarsi su misure per stimolare la crescita economica generale, che a sua volta avrà un’influenza positiva per l’occupazione giovanile.
Il rapporto sottolinea inoltre che il centro-sinistra nell’ultima legislatura ha sostenuto politiche a favore dell’occupazione dei giovani, cercando di tutelare al tempo stesso la sicurezza degli attuali lavoratori. Il centro-destra, invece, chiede una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro, sostenendo che l’attuale legislazione protegge in modo sproporzionato alcune categorie a scapito dei giovani disoccupati. (Ansa)

Pasquale Almirante

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