Ha raccontato di essere stato aggredito in casa, legato, imbavagliato e derubato dei risparmi per le vacanze. Una storia agghiacciante, che ha tenuto in allarme per diverse settimane un intero quartiere, ma che alla fine è risultata inventata di sana pianta.
Nei guai un ventenne, che è stato denunciato: la finta rapina era il tentativo maldestro di costringere la madre a saltare i colloqui di fine anno con i professori, per non farle scoprire di avere corretto i brutti voti sulla pagella, e partecipare così come sbandieratore al palio cittadino. Nei guai anche alcuni sui amici, ora indagati per favoreggiamento, che il giovane aveva convinto a mentire con lui.
I carabinieri, a cui aveva pure indicato uno dei due rapinatori tra le foto segnaletiche, non gli hanno mai creduto fino in fondo e lo hanno smascherato.
Dovrà ora rispondere di simulazione di reato e calunnia. Per lui, inoltre, niente palio, la condanna più pesante.
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