Attualità

“Per non dimenticare Giuseppe Di Matteo”. Un’ora di Educazione Civica per ricordare

Sono trascorsi 25 anni della tragica morte del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido dai suoi carnefici, dopo 779 giorni di prigionia.

L’omicidio spietato è stato compiuto per punire il padre del piccolo Giuseppe, che era diventato collaboratore di giustizia.

Il Parlamento internazionale della legalità di Palermo e il suo presidente Nicolò Mannino hanno da sempre sensibilizzato gli studenti nel ricordo della tragedia, recandosi al “Giardino della Memoria” per posare un fiore su quel pozzo e sulla brandina arrugginita del casolare abbandonato dove il piccolo è stato tenuto prigioniero, è stato posto un angelo di porcellana, donati dagli studenti del Liceo di Bronte che raffigura un bambino con un giglio in mano.

La manifestazione: “Un fiore per Giuseppe”, avrà luogo lunedì 11 gennaio alle ore 10,30 e darà conforto alla mamma del piccolo, Franca Castellese, e a tutti i genitori delle vittime innocenti dalla criminalità mafiosa.

Quest’anno è stata proposta una significativa iniziativa che coinvolge tutte le scuole nel dedicare un’ora di lezione alla memoria del piccolo Giuseppe.

Lo studio della Costituzione e l’Educazione Civica tendono, infatti, a promuovere negli studenti una ferma responsabilità ed una diffusa coscienza civile di rifiuto della mentalità mafiosa.

Nel messaggio inviato dall’Arcivescovo di Monreale, Mons. Michele Pennisi, si legge: “La resistenza alla mafia, passa attraverso un rinnovato impegno educativo che porti ad un cambiamento della mentalità, che deve iniziare fin da bambini. Il senso della legalità non è un valore che si improvvisa”.

Ricordando poi il beato Don Pino Puglisi vittima della violenza mafiosa, Mons. Pennisi ha scritto: ”E’ importante parlare di mafia, soprattutto nelle scuole, per combattere contro la mentalità mafiosa, che poi qualunque ideologia disposta a svendere la dignità dell’uomo per soldi. Non ci si fermi però ai cortei, alle denunce, alle proteste. Tutte queste iniziative hanno valore ma, se ci ferma a questo livello, sono soltanto parole. E le parole devono essere confermate dai fatti”.

Condividendo la lodevole iniziativa, i Ragazzi Sindaci e i Consigli Comunali dei Ragazzi si sono impegnati e promuovere nelle scuole con una particolare sensibilità, ricordando il piccolo Giuseppe, “che come i santi innocenti uccisi da Erode, è un fiore meraviglioso nel giardino di Dio, è una nuova stella che brilla nel firmamento del cielo, è nel cuore di Dio ricco di misericordia circondato dagli angeli e i santi”.           

Sul sito www.parlamentodellalegalita.it si possono trovare notizie e riferimenti  sul caso Di Matteo e il Parlamento della Legalità è lieto di ricevere i commenti e i pensieri dei ragazzi, anche in vista di una successiva pubblicazione dal titolo  “Non li tradite, sono innocenti ” curato da Nicolo’ Mannino e  Salvatore Sardisco, con la testimonianza della Dirigente Scolastica di Giuseppe Di Matteo, la professoressa Irene Iannello, che ha conosciuto e avuto il piccolo Giuseppe Di Matteo proprio tra i banchi di scuola dell ‘Istituto Comprensivo di Altofonte. 

Giuseppe Adernò

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