Home Archivio storico 1998-2013 Estero Per prevenire l’influenza? Pulite spesso le mani con acqua e sapone

Per prevenire l’influenza? Pulite spesso le mani con acqua e sapone

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Un gesto comune tra le mura domestiche. Ma che i giovani troppe volte trascurano quando si ritrovano nei luoghi pubblici. Evidentemente quello delle pulizia delle mani, di cui il 15 ottobre si è celebrata la giornata mondiale, è un rito che salvaguarda da diversi problemi. Sopratutto nel caso degli under 18.
Per rendere chiara l’idea, l’Unicef ha voluto rendere noti dei numeri che, come al solito in questi casi, rendono più l’idea di tanti discorsi. Tra i diversi esempi da evitare ve ne è anche uno che riguarda la scuola, uno di quei luoghi dove spesso gli studenti dimenticano le buone regole dell’educazione e del convivere: “nuovi studi – fa sapere l’Unicef – suggeriscono che lavarsi le mani nelle scuole può ridurre l’assenteismo tra i bambini della scuola elementare. In Cina, ad esempio, la promozione e la distribuzione di sapone nelle scuole elementari ha portato alla riduzione del 54 % dei giorni di assenza tra gli studenti, rispetto alle scuole senza un intervento di questo genere”.
Una precauzione che anche nei Paesi generalmente meno coinvolti con queste problematiche torna particolarmente utile anche per i nostri alunni e studenti: l’allargamento dell’influenza A, che in base alle notizie più aggiornate e affidabili dovrebbe raggiungere il “picco” nel periodo post-natalizio, potrebbe trovare un valido nemico proprio in questa sana pratica.
Sempre l’Unicef ha ricordato che se è vero, purtroppo, che oltre 1 milione e mezzo di bambini sotto i cinque anni muoiono ogni anno nel mondo a causa di malattie diarroiche (seconda causa più comune di mortalità infantile in tutti i continenti), quella di lavarsi le mani con il sapone in momenti critici – prima di mangiare o toccare gli alimenti e dopo aver usato i servizi igienici – è un pratica che adottata sistematicamente potrebbe ridurre in generale i tassi di diarrea di oltre il 40%. Anche a scuola, dove gli ambienti sono sicuramente più igienicamente controllati, il pericolo, seppure numericamente ridotto, incombe: “un’analisi di numerosi studi – sostengono gli esperti internazionali – mostra che lavarsi le mani all’interno di edifici scolastici , come le scuole elementari e gli asili nido, riduce l’incidenza di diarrea di una media del 30%”.
Non solo: pulire le mani con il sapone può ridurre l’incidenza di infezioni respiratorie acute (Ari) di circa il 23%: non va dimenticato che polmonite è la prima causa di mortalità tra i bambini sotto i cinque anni, poiché uccide circa 1,8 milioni di bambini all’anno. E siccome anche i virus, compreso quello influenzale, possono essere trasmessi per via inalatoria è chiaro che la pulizia delle mani diventa fondamentale in chiave preventiva anche per i nostri ragazzi.
“Lavarsi le mani – spiega l’Unicef – può essere una buona misura per controllare casi di insorgenza di pandemie e focolai di infezioni delle vie respiratorie. Diversi studi effettuati nel 2006, durante l’epidemia della sindrome respiratoria acuta grave (Sars), indicano che la pulizia delle mani, effettuata più di 10 volte al giorno, può ridurre la diffusione del virus respiratorio del 55%”.
Si tratta di informazioni forse un po’ cruente, ma sicuramente utili a capire la portata delle conseguenze a modalità e abitudini errate. Peraltro derivanti, è assodato, quasi sempre da modelli culturali di riferimento del tutto sbagliati. Basti pensare che per lavarsi per mene le mani non può bastare l’acqua: quasi sempre se ci sono microbi o batteri da debellare occorre aggiungervi del sapone. Il quale però “è usato raramente per lavarsi le mani: non è la mancanza di sapone – conclude l’Unicef – a rappresentare l’ostacolo principale poiché la stragrande maggioranza delle famiglie, anche povere, ne hanno in casa. Ad esempio, il sapone è presente in Uganda nel 95 % delle famiglie, in Kenya nel 97 % e in Perù nel 100 % . L’uso del sapone è visto, invece, come prioritario per lavare i panni, i piatti e per farsi il bagno”. È bene quindi che dalle scuole parta il messaggio giusto: che mettere una manciata di sapone tra le mani, strofinarle a fondo e poi sciacquarle per ben può salvare delle vite umane.