Continua la “lunga marcia” della Cina per frasi valere nel mondo, dopo gli anni della rivoluzione culturale maoista e dopo le grandi trasformazioni politiche e sociali, suggerite da un comunismo non più dommatico, come lo fu all’inizio e poi subito dopo l’invasione Giapponese e la fine della Seconda guerra. Un altra Nazione insomma, rispetto a quella conosciuta fino a qualche decennio addietro, e ora protesa alla conquista di altri primati, dopo quelli economici, compresi quelli sportivi che non fanno male per dare al pianeta l’immagine di grande potenza. E siccome la legislazione lo consente e da quelle parti le cose quando si fanno si fanno bene, non si cercano alleanze, né compromessi fra le forze politiche, né il Governo deve sottostare a equilibrismi squilibrati, ebbene questa Cina, secondo quanto ha annunciato il Ministero dell’Istruzione di Pechino, ha stabilito che altre 24.126 scuole primarie e secondarie inferiori del Paese, per un totale dunque di 50.000 entro io 2025, debbano offrire una specializzazione nel calcio, per creare le basi per lo sviluppo delle giovani leve in questo sport.
Queste scuole infatti devono offrire almeno una lezione di calcio a settimana e incoraggiare i propri studenti a partecipare agli allenamenti e alle competizioni calcistiche. Per raggiungere il suo obiettivo, il governo adotterà una serie di misure, tra cui la costruzione di un maggior numero di campi da calcio nelle scuole, la formazione degli allenatori, finanziamenti supplementari e politiche di sostegno agli istituti.
Inoltre, 135 contee in tutta la nazione sono state scelte per gestire progetti pilota per il calcio in alcune scuole, mentre sono stati costruiti 47 campi di allenamento nel tentativo di promuovere lo sport tra i giovani. Le autorità hanno anche pubblicato una serie di linee guida per l’insegnamento del calcio e un programma per i corsi calcistici in tutte le scuole. Sono infine stati realizzati diversi filmati per insegnare i fondamenti del calcio, che saranno resi disponibili alle scuole di tutto il Paese.
Al momento, oltre 8.000 allievi, 2.000 allenatori e 200 esperti cinesi e stranieri stanno prendendo parte al campo estivo nazionale per il calcio giovanile: un incubatore di talenti che ogni anno dura due mesi. Wang Dengfeng, alto funzionario del Ministero dell’ Istruzione, ha ricordato che il numero di campi da calcio in Cina è ancora molto basso. A settembre dello scorso anno le scuole di tutta la Cina avevano circa 120.000 campi di tutte le dimensioni, compresi i campi per il calcio a cinque, il calcio a sette e quelli di misura standard.
Il Paese ha intensificato gli sforzi nel promuovere il calcio nelle scuole e nel 2015 ha istituito una task force congiunta composta da sette dipartimenti, tra cui le amministrazioni per l’istruzione, lo sport e le finanze, e la Federazione Calcistica della Cina.
Ora, considerando che la Cina ha 1,38 miliardi di abitanti e un numero esorbitante di alunni in tutte le scuole, anche se solo lo 0’1% di questi ragazzi sfonda nel calcio, fa qualche anno avremmo nelle nostre squadre giocatori cinesi che faranno sognare gli sportivi, mentre la Nazionale dovrà ancora aspettare tempi migliori.
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