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Per recuperare le insufficienze spunta l’idea “intra moenia”

Il sistema dei debiti non va proprio giù al mondo della scuola: dopo l’ammissione fatta in piena estate dal ministro Fioroni di pensare seriamente al ripristino degli esami di riparazione, stavolta è stato lo Snals-Confsal a lanciare la sua proposta. 
Il sindacato ha chiesto pubblicamente di applicare al mondo dell’istruzione di una formula già introdotta con esiti positivi nel mondo della sanità: stiamo parlando della formula dell’intra moenia: una soluzione che permetterebbe ai professori di dare ripetizioni a pagamento all’interno del proprio istituto scolastico e contemporaneamente agli studenti di scegliere l’insegnante più loro indicato per recuperare i debiti accumulati nell’anno scolastico precedente. 
Lanciamo la proposta di introdurre, anche per i docenti, l’istituto dell’intra moenia- ha spiegato Marco Paolo Nigi, segretario generale dello Snals-Confsal – perché questo istituto

Nell’ambito medico le prestazioni sono soggette al pagamento di un compenso liberamente stabilito dal professionista e approvato dalla direzione sanitaria: nella scuola il compenso da dare al professore potrebbe essere avallato dal collegio dei docenti o dal consiglio d’istituto. 
Il docente rilascerebbe una fattura di pagamento e la spesa sostenuta dalle famiglie dovrebbe essere detraibile dalle imposte. “Il saldo dei debiti – continua il segretario dello Snals, da sempre schierato contro l’abolizione degli esami di riparazione a settembre – per ognuno dei 5 anni della scuola superiore è uno degli strumenti più importanti per rilanciare la qualità della scuola, la serietà e credibilità degli studi. Alle scuole, però, bisogna dare le condizioni concrete perché possano fare un’attività di recupero efficace. Chiediamo al ministro Fioroni di prendere in seria considerazione la proposta dell’intra moenia: siamo pronti ad approfondirne tutti gli aspetti”. 
Chissà se in un momento così difficile per le casse dello Stato la proposta sindacale non venga presa seriamente in considerazione: se da parte farebbe risparmiare un bel po’ di soldi al ministero, dall’altra garantirebbe alle famiglie di investire in maniera mirata e con buone possibilità di riuscita di far recuperare i debiti agli studenti. 
Quello dei debiti formativi, sempre se rimarranno in vigore, è destinato diventare un argomento sempre più di attualità: l’anno scolastico appena iniziato sarà infatti l’ultimo anno in cui i maturandi potranno svolgere gli esami di Stato senza aver saldato tutti i debiti. Il rischio è che se non si affronti il problema, dal 2009 si passi dalla scuola-diplomificio alla scuola-selettiva.

Alessandro Giuliani

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