Come si risolve l’antico e penoso problema di recuperare soldi per la manutenzione e le riparazioni delle scuole? Ma col Bingo, avrà risposto qualcuno; ed ecco allora, in Cile, il ministro dell’istruzione, invece di sbracciarsi a cercare fondi tra le pieghe del bilancio dello Stato, mette in opera un bel Bingo, tutto d’azzardo, per finanziare lo stato penoso delle scuole della sua Nazione.
Troppe richieste di soldi
Stanco infatti delle continue richieste di intervento per la realizzazione di riparazioni nelle scuole pubbliche del Cile, il ministro dell’Istruzione, Gerardo Varela, ha lanciato l’idea: cari prof e cari dirigenti, organizzatevi con dei Bingo; così potete raccogliere denaro e procedere con i vostri fondi alla copertura di ogni vostra esigenza.
Troppe scuole disastrate
Ad una cerimonia per il decimo anniversario dell’ ente privato ‘Enseña Chile’, Varela ha colto di sorpresa l’uditorio osservando fra l’altro che “tutti i giorni ricevo reclami di persone che sollecitano il ministero ad intervenire per riparare il tetto di un liceo o un’aula di una scuola che deve aggiustare il pavimento”.
Spunta il Bingo
“Io mi chiedo – ha aggiunto – ‘ma perché non si organizzano un Bingo?’. Perché da Santiago io devo andare a riparare il tetto di un liceo? Questi sono i problemi dell’assistenzialismo, e così la gente non si fa carico dei suoi problemi ed esige che glieli risolvano altri”
Sembra tuttavia che le dichiarazioni del ministro, diffuse attraverso i social network, avrebbero suscitato immediate critiche.
Come la tombola o come la fiera del dolce
L’idea tuttavia, a mali estremi, sembra di quelle da non gettare: invece di organizzare la “fiera delle torte” o la “giornata di beneficenza” per la raccolta fondi da impiegare nelle scuole, un bel bingo, che è in fondo come la tombola, taglia la testa a ogni altra iniziativa.