Il 13 gennaio, per una intera mattinata, presso la Sala del Refettorio della Camera, si è svolto un importante seminario di studio sul tema “Per la nuova dirigenza scolastica”. All’iniziativa,promossa dalle associazioni professionali ANDIS e DiSA, erano presenti numerosi dirigenti scolastici ma anche esperti, esponenti sindacali e parlamentari.
Nel corso del seminario si è discusso del Piano “Buona Scuola” e del lavoro a cui i dirigenti scolastici sono chiamati per contribuire a realizzarlo, ma il dibattito più vivace ha riguardato la questione del reclutamento dei dirigenti scolastici e il problema del ruolo unico della dirigenza pubblica. Su questo secondo punto tutti i presenti hanno sottolineato la necessità che il disegno di legge sulla riforma della Pubblica Amministrazione all’esame del Parlamento proprio in queste settimane venga modificato nel senso di comprendere anche i dirigenti scolastici nel ruolo unico della dirigenza pubblica.
Sulla questione del reclutamento il direttore della nostra testata Daniela Girgenti è intervenuta per segnalare alcune “storture” che potrebbero seriamente compromettere il buon esito del concorso che sarà bandito entro il prossimo 31 marzo.
Peraltro i problemi evidenziati dal nostro direttore sono una sintesi delle centinaia di mail e telefonate dei lettori del sito.
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Il primo punto riguarda il pagamento di una sorta di “tassa” di partecipazione che dovrà essere pagata da tutti coloro che vorranno accedere alle prove concorsuali. C’è poi il fatto che a tutt’oggi non è affatto chiaro a chi il concorso sarà aperto; si parla – per esempio – di considerare valido anche il servizio non di ruolo con il risultato che potrebbero partecipare docenti con 3 anni di servizio pre-ruolo e 2 di ruolo.
Nulla di chiaro c’è poi sulle prove stesse, tanto che non neppure la prova preselettiva è sicura: le disposizioni infatti stabiliscono che essa sarà necessaria solo in relazione al numero complessivo dei partecipanti.
L’ultimo “dubbio” esposto dal nostro direttore riguarda il corso di formazione che i concorrenti dovranno seguire presso la Scuola nazionale della Pubblica Amministrazione: sarà un impegno non da poco perché i costi saranno totalmente a carico dei partecipanti (e siccome la scuola ha sede a Roma, bisognerà mettere nel conto anche le spese di viaggio e soggiorno).
A conclusione del suo intervento il direttore Daniela Girgenti ha sollecitato i rappresentanti delle associazioni e dei sindacati presenti ad intervenire perché questi elementi di “debolezza” dell’impianto concorsuale vengano affrontati e risolti.
Anche per evitare che ad occuparsene siano la magistratura amministrativa o ordinaria come ormai da troppo tempo avviene quando si parla di concorsi pubblici.