Le linee guida per l’educazione civica, pubblicate nel settembre 2024, rafforzano e confermano la grande attenzione del mondo educativo nei confronti del bullismo e del cyberbullismo che vengono indicate tra le gravi emergenze educative e sociali del nostro tempo.
Nell’ambito del nucleo concettuale “COSTITUZIONE”, viene così sottolineata l’importanza dell’educazione contro ogni forma di discriminazione e contro ogni forma di bullismo intesa come violenza contro la persona. Inoltre si evidenzia l‘importanza di favorire il superamento di ogni pregiudizio.
Tra gli obiettivi di apprendimento relativi al traguardo “sviluppare atteggiamenti e comportamenti fondati sul rispetto e sulla responsabilità”, è presente il riconoscere, evitare e contrastare forme di violenza e bullismo presenti nella comunità scolastica”. Per farlo, ovviamente, occorre essere allenati non solo a riconoscere (primo passaggio) ma anche ad operare fattivamente nell’opera di contrasto e quindi nella costruzione di relazioni fondate sul rispetto sull’accettazione reciproca, sulla comprensione.
Lo stesso vale per il cyberbullismo cui le linee guida dedicano molto molto spazio – nell’ambito del nucleo concettuale “CITTADINANZA DIGITALE” – ricordando la necessità di realizzare adeguati focus che mirino a prevenire e contrastare attività di cyberbullismo prevedendo l’adozione di soluzioni e strategie per proteggere sé stessi e gli altri da rischi per la salute e minacce al benessere psico-fisico quando si utilizzano le tecnologie digitali.
Il contrasto al bullismo e al cyberbullismo è considerato un aspetto cruciale dell’educazione civica, affrontato sia nel contesto dei principi costituzionali di rispetto della persona e di non discriminazione, sia specificamente nell’ambito della cittadinanza digitale per quanto riguarda i rischi e le dinamiche online.
Le Linee guida indicano la necessità di sviluppare negli studenti la consapevolezza, la capacità di riconoscimento e le strategie per prevenire e contrastare tali fenomeni in tutti gli ambienti, incluso quello virtuale.
Se obiettivo di educazione civica è la promozione e lo sviluppo di una cultura del rispetto verso ogni persona al fine di contrastare ogni forma di violenza e discriminazione è necessario che le singole scuole e classi non solo discutano del tema del bullismo ma costruiscano un percorso concreto che dalla generica condanna porti al fattivo contrasto per giungere alla costruzione di un nuovo clima di interazione tra le persone.
Proprio qui sta la novità della proposta avanzata dai ragazzi di MABASTA: un piano concreto, in 6 passi, fattibile e realizzabile da singole classi come da intere scuole, per dire basta al bullismo e debullizare la scuola.
Ed è proprio da loro che andremo a lezione lunedì 24 marzo, dalle ore 11.00 alle ore 12.00, entro il progetto di Tecnica della scuola chiamato Educazione Civica in diretta.
I ragazzi insegneranno le 6 mosse del loro metodo così tutti possano poi provare a costruire anche nella propria scuola e classe un clima di rispetto e impegno comune per il benessere di tutti.
Lunedì 24 marzo, dalle ore 11.00 alle ore 12.00, si terrà la sesta lezione di Educazione Civica in diretta organizzata dalla Tecnica della Scuola. Lezione dedicata al tema del bullismo e del cyberbullismo.
Ospiti dell’incontro i ragazzi di MaBasta (Movimento Antibullismo Animato da Studenti Adolescenti) coadiuvati dal fondatore Mirko Cazzato. Si parlerà di come costruire una scuola antibullismo, attraverso le esperienze che il Movimento ha affrontato in tutti questi anni.
L’impegno della Tecnica della Scuola si inserisce lungo questo percorso e si concretizza nella proposta di sette dirette di un’ora, realizzate con cadenza mensile da ottobre 2024 ad aprile 2025 sui temi chiave dell’educazione civica.
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