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Perché alcuni docenti non usano strumenti di IA nella didattica? I risultati dell’indagine Indire e Tecnica della Scuola

L’intelligenza artificiale generativa sta entrando sempre più nel contesto scolastico, suscitando l’interesse degli insegnanti per le sue potenzialità. Questo è il quadro che emerge da un’indagine realizzata da INDIRE in collaborazione con la casa editrice La Tecnica della Scuola, che ha raccolto le opinioni di 1.803 docenti appartenenti a diversi ordini e gradi di istruzione.

LEGGI ANCHE: L’intelligenza artificiale entra in classe: cosa ne pensano i docenti? Risultati indagine Tecnica della Scuola e INDIRE

Dalle varie domande dell’indagine poste ai docenti, una chiedeva le ragioni per cui alcuni insegnanti non hanno utilizzato gli strumenti di IA nella loro attività didattica.

L’indagine ha esplorato diverse motivazioni per il mancato utilizzo dell’IA. Eccone alcune:

  • Le condizioni strutturali e organizzative della scuola non lo consentono, ma ci sarebbe interesse ad usarli. Questo suggerisce che fattori esterni legati all’istituzione scolastica possono rappresentare un ostacolo all’adozione dell’IA.
  • Non si conoscono gli strumenti di IA e non si è interessati ad approfondirli. Questa risposta indica una possibile mancanza di consapevolezza o di motivazione da parte di alcuni docenti.
  • Non si ritengono utili per l’attività didattica. Ciò potrebbe riflettere una percezione che l’IA non apporti un valore aggiunto significativo al proprio insegnamento.
  • Non si conoscono, ma si vorrebbe partecipare ad una formazione su come utilizzarli per l’attività didattica. Questo evidenzia un’apertura all’apprendimento e all’utilizzo dell’IA in presenza di adeguato supporto formativo.

Una panoramica dei dati

I risultati dell’indagine mostrano che oltre la metà degli insegnanti intervistati utilizza regolarmente strumenti di IA nelle proprie attività didattiche. In particolare, il 52,4% dichiara di servirsi dell’intelligenza artificiale per supportare la didattica, mentre il 10% la utilizza come strumento compensativo per studenti con difficoltà.

L’intelligenza artificiale si rivela utile anche per compiti non strettamente legati all’insegnamento: il 56,7% degli intervistati la usa per elaborare relazioni e progettazioni didattiche, mentre il 21,5% la sfrutta per redigere verbali di riunioni.

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Redazione

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