A che punto siamo nella crisi di governo? Perché il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si dimette? Una domanda particolarmente frequente in queste ore e ricercata anche sul web. Il tentativo del Premier è quello di costruire un Goveno più forte (il Conte ter) di quello che le dimissioni delle due Ministre renziane hanno prodotto. A questo scopo, nella nottata che si è conclusa e nella giornata di ieri si è portata avanti la trattativa con i centristi che dovrebbero assumere le quote che sono state di Italia Viva.
Sulle ragioni della crisi è intervenuta su Radio Capital la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli: ”Prima è necessario un chiarimento della posizione di Italia Viva per capire le ragioni di questa crisi. Abbiamo fatto una operazione alla luce del sole. Abbiamo fatto un dibattito in Parlamento tra Camera e Senato di quasi 24 ore e le ragioni di questa crisi non sono emerse”.
E continua: ”Credo che ora si apra una fase nella quale se ci sono le condizioni per rispondere positivamente all’appello che il Partito democratico e lo stesso presidente del Consiglio Conte ha fatto agli europeisti, ai liberali, ai socialisti in Parlamento per allargare la maggioranza, rafforzarla e affrontare i problemi veri del Paese e non quelli diciamo così immaginati in un dibattito che si è ammalato di chiacchiericcio, se ci sono queste condizioni mai come ora è bene che emergano”.
In questo momento Conte è in riunione presso il Consiglio dei Ministri, nell’ambito del quale sta informando i ministri della volontà di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni. A seguire, cioé, Conte andrà dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per formalizzare le dimissioni.
“Ringrazio l’intera squadra di governo, ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme”. Così, secondo fonti di Adnkronos, si è espresso il premier Giuseppe Conte in Cdm.
Quale destino per la Ministra Azzolina? Come riferiamo in un altro articolo quella del Ministero dell’Istruzione è tra le “poltrone” più discusse. Il fatto stesso che la ministra Lucia Azzolina abbia deciso di far saltare l’incontro con i sindacati per confrontarsi su come destinare i miliardi del Recovery fund, conferma che le priorità sono ben altre.
Ma non sarebbe la sola posizione in bilico. La stessa Ministra dei trasporti De Micheli nel corso del suo mandato è stata fortemente contestata per il modo in cui ha gestito la questione scolastica in relazione alla pandemia. I trasporti, infatti, restano il nodo critico del rientro a scuola.
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