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Perché crollano intonaco e laterizi in una scuola?

Due maestre e due bambini sono rimasti lievemente feriti dal crollo di un frammento di intonaco e di parti di laterizio che si sono staccati dal soffitto di un’aula, nella scuola elementare "Marco Polo" di Cardito, nel Napoletano. Sul posto sono sopraggiunti velocemente carabinieri e vigili del fuoco, che hanno dichiarato inagibile l’edificio scolastico chiudendolo al pubblico.
Il crollo è avvenuto durante una lezione di italiano in una classe di seconda elementare, dove erano presenti in tutto 24 studenti. Le cause di distacco di un intonaco sono molteplici e possono essere suddivise in naturali e antropiche. Fra quelle naturali, oltre ai terremoti, alle alluvioni e gli assestamenti strutturali il fattore di degrado principale è l’umidità e quindi l’acqua nelle sue diverse forme.
La pioggia picchiando sulla superficie provoca un’abrasione meccanica che, inizialmente superficiale, penetra sempre più incisivamente nella porosità della malta comportandone la distruzione. Inoltre, combinandosi con l’inquinamento atmosferico si trasforma in acqua acida provocando la corrosione del carbonato di calcio di cui è costituito l’intonaco e scatenando delle reazioni chimiche che trasformano il carbonato in solfato di calcio (gesso) con disgregazione del manufatto.
Le cause antropiche invece si focalizzano prevalentemente sulla mancata manutenzione dell’edificio. Da evidenziare inoltre tra le cause antropiche l’azione dello smog, delle vibrazioni prodotte dal traffico urbano e le conseguenze di una non corretta tecnica di esecuzione della struttura.
Si considera fattore di deterioramento anche l’utilizzo di materiali di restauro non appropriati, come colori o fissativi di natura sintetica che, non essendo compatibili con la materia originale del manufatto accelerano il suo processo di degrado.

Aldo Domenico Ficara

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