Sono la sorella di un’insegnante di scuola dell’infanzia, inserita da più di 10 anni nelle GAE di una provincia del nord. Dopo il superamento del concorso nella scuola ante 2000, mia sorella è stata inserita nelle graduatorie abilitanti per l’insegnamento, in origine nella storia del reclutamento per la selezione dei docenti c’erano solo i concorsi, unico strumento riconosciuto dalla Costituzione per assumere nella Pubblica Amministrazione.
Oggi sto assistendo ad un ladrocinio legalizzato e voluto dai molti giudici del TAR Lazio che riconoscono a persone in possesso del solo diploma magistrale il diritto ad essere inserite nelle attuali GAE. Persone che hanno il solo titolo scolastico e non hanno superato un concorso pubblico, come invece mia sorella. Vada bene che il possesso del diploma magistrale conseguito ante 2001/2002 sia abilitante, che tra l’altro possiede anche mia sorella, ma questa discriminazione, questo cambiare le carte in tavolo in itinere, consumata nei confronti di insegnanti che hanno superato un concorso pubblico, come richiesto dalla legge, che oggi vengono SCAVALCATI da altri che non lo hanno superato, proprio non lo capisco.
Spero che i giudici si ravvedano e riconoscano che sì il diploma magistrale è abilitante ma chi è in possesso del solo titolo di studio NON ha diritto ad essere inseriti nelle GAE, ma in un’altra fascia da cui si può attingere per il ruolo ma solo dopo lo svuotamento delle GAE in cui sono presenti insegnanti che hanno superato un concorso pubblico e che hanno il diritto, perchè hanno seguito il percorso che la legge ha imposto fino ad adesso, di essere assunti a tempo indeterminato nella scuola.
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