Noi della fase nazionale GAE, B e C, è da settimane che ci arrovelliamo su questo punto: di che tipo di titolarità godiamo quest’anno? E’ perché a questa “misteriosa” inedita titolarità non partecipano anche i fase nazionale B e C da GM, avendo loro avuto il privilegio di una titolarità provinciale, nonostante fasi, criteri e procedure, in sede di assunzione straordinaria, fossero analoghe alle nostre?
Nessuno sa rispondere a questo che pare “sinistro” quesito, che avrà la conseguenza amara di gettare nuovamente, solo noi, nell’incubo di un’assegnazione generica, fluttuante, opaca su tutto il territorio nazionale, in fase di mobilità straordinaria, nella più totale incertezza.
Nel comma 108, che regola anche se sommariamente i criteri di come avverrà la mobilità, pare che il legislatore abbia avuto cura di indicare che solo i loro posti (comma 96, lettera a) non venissero messi a disposizione per le operazione di assegnazione, nulla dicendo sulla natura della titolarità di questi soggetti, ma già con questo alludendo, sembra chiaro, ad una sfacciata disparità, ad una diversità di “sostanza” tra noi e loro, oltre che predisporre già “garanzie” diversificate.
“Chi siamo noi” assunti da GAE in fase nazionale? Essere o non essere?
Abbiamo contratti che chiaramente fanno riferimento ad una sede di titolarità, seppure provvisoria, che dovrà pure appartenere a qualche interspazio? O no? Agganciarci a una qualche “certezza”?
Ci siamo visti sottrarre diritti e tutele di cui hanno sempre goduto coloro che ci hanno preceduto, a giusto titolo. Da ogni dove e da ogni pulpito, dai colleghi, alle istituzioni, ai sindacati, dobbiamo sopportare di essere “appellati” come privilegiati per aver avuto in “regalo” questa mirabolante assunzione, quando era solo un nostro diritto, e da un mucchio di anni. Assunzione che sta diventando un alibi per sottrarre autonomia, libertà, garanzie, infliggere segmentazione a tutto il comparto scolastico, incattivire all’inverosimile il luogo in cui più dovrebbero circolare visioni e sentimenti di ben altro tenore. Stiamo per diventare DOP a vita, per costituzione, e adesso siamo al paradosso di doverci anche interrogare se le nostre nature, in questo primo anno, hanno la consistenza dell’ectoplasma, nel silenzio assenso dei sindacati. Mi pare troppo.
Ma su questa oscura questione, andremo fino in fondo. Agli ectoplasmi rimane ancora la capacità di rivolgersi a qualche legale.
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