Perché la mafia non si debella? Per gli studenti siciliani è colpa dei politici

Perchè la mafia è dura da vincere? Gli studenti siciliani non hanno dubbi: la colpa è dei politici. E’ colpa della politica se il fenomeno mafioso non è ancora stato debellato. Colpa delle istituzioni se la criminalità mafiosa si infiltra nell’economia sociale e ha il potere di controllo sul futuro. Per questa ragione la mafia è più forte dello Stato e sarà molto difficile riuscire a sconfiggerla. Il pensiero è emerso al termine della VII rilevazione sulla percezione mafiosa condotta dal Centro Pio La Torre, che quest’anno ha coinvolto quasi 2mila ragazzi delle scuole medie superiori italiane. Tutti giovani regolarmente iscritti e che hanno partecipato, in particolare, al progetto educativo antimafia promosso dal Centro.
I risultati parlano da soli: per il 45% degli studenti coinvolti nello studio la mafia non potrà essere definitivamente sconfitta e per il 94,52% la mafia ha un rapporto “molto o abbastanza forte con la politica”.
Circa la metà degli intervistati, il 49.35%, ritiene poi che la mafia sia più forte dello Stato. “Questo è l’aspetto più negativo registrato dall’indagine – ha commentato Vito Lo Monaco, presidente del Centro Pio La Torre – sul quale dovrebbe riflettere tutta la classe dirigente del Paese, soprattutto alla luce dei risultati delle elezioni di febbraio. Esse, infatti, hanno dimostrato una grande mobilità degli elettori, disponibili a premiare i nuovi fenomeni di populismo esasperato, e pronto a raccogliere i frutti del disorientamento provocato dalla crisi economica, dalle politiche del Centrodestra, dal governo dei tecnici e dalla persistente contraddittorietà delle proposte del Centrosinistra, diviso e perciò poco credibile”.
La speranza è che il nuovo corso politico riesca a produrre risultati tangibili. Anche sul fronte della mafia. E a ridare speranza ai giovani.
Alessandro Giuliani

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