I lettori ci scrivono

Perché moltissimi abilitati di Stato non entreranno mai in ruolo?

Oggi cercheremo di rispondere alla seguente domanda: “Perché moltissimi abilitati di Stato non entreranno mai in ruolo?”

Questa situazione riguarda la maggior parte delle classi di concorso, soprattutto nelle regioni del Sud, quindi riguarda decine di migliaia di abilitati di Stato.

Proviamo, dunque, a dare una risposta con degli esempi concreti.

Prendiamo il sostegno, una specializzazione per la quale si lamenta sempre la presunta carenza di docenti: relativamente alla c.d.c. ADSS (sostegno nella secondaria di secondo grado) quest’anno in Puglia ci saranno, soltanto, 23 immissioni in ruolo.

Solo nelle GMR 2018, le graduatorie dove sono confluiti i docenti abilitati e specializzati che hanno partecipato al concorso 2018, vi sono inseriti 278 docenti che aspettano lo scorrimento per il ruolo; ma in Puglia anche le GAE godono di ottima salute, tanto che solo nella provincia di Lecce vi sono inserite 32 persone e in tutta la Puglia qualche centinaio.

Risultato: attingendo al 50% da ciascuna graduatoria, con gli attuali numeri di immissioni in ruolo, occorreranno circa 25 anni per smaltire l’attuale GMR 2018. Molti dei docenti che ne fanno parte, docenti formati secondo le leggi dello Stato e che hanno fatto tutto ciò che lo Stato ha loro richiesto per formarsi al meglio, quindi, non vedranno mai il ruolo e andranno in pensione da precari.

A questo punto, però, è necessario fare un’altra riflessione: nel quarto ciclo del Tfa sostegno che sta partendo in Puglia, i posti messi a bando sono stati, solo per la secondaria di secondo grado, 300. Quindi, anche qui, se per ipotesi i 23 posti per le immissioni in ruolo andassero tutti a loro, occorrerebbero ulteriori 24 anni per smaltirli.

Tirando le fila del ragionamento, per smaltire GMR e GAE occorreranno circa 30 anni e poi, per assorbire le successive graduatorie che verranno formate dagli attuali 300 specializzandi, occorreranno altri 24 anni. Totale 54 anni. Abbiamo quindi già ipotecato tutto questo secolo, alla faccia delle future generazioni che volessero fare questo lavoro.

Non è però tutto poiché, naturalmente, alla follia non c’è mai fine.

Nei prossimi due anni ci saranno ancora altri due cicli di Tfa sostegno; ci saranno, solo per la secondaria di secondo grado, altri 300 posti a ciclo per un totale di 600 docenti che si specializzeranno: per smaltirli occorrerebbero altri 48 anni.
Sempre alla faccia delle future generazioni.

Quindi in totale abbiamo specializzato e formato persone per i prossimi 102 anni.

Abbiamo quindi ipotecato anche il prossimo secolo.
Aspettiamo che le menti geniali che hanno partorito questo scempio formino persone anche per i prossimi secoli e millenni.
Non si sa mai, nell’incertezza è meglio abbondare.

Tutto ciò, tradotto, significa che lo Stato ha illuso e sta continuando a illudere tutti quelli che hanno partecipato al terzo ciclo e stanno partecipando all’attuale quarto ciclo di Tfa sostegno o che parteciperanno ai prossimi, ma probabilmente è più appropriato dire che lo Stato sta prendendo in giro tutte queste persone, per assorbire le quali, ripetiamo, occorreranno 102 anni.

Badate bene che stiamo parlando di una classe di concorso, il sostegno, che tutti dicono essere bisognosa di nuovi specializzati, ma abbiamo visto, con i numeri e non con le chiacchiere, che così non è in molte parti del Paese. Peraltro, sempre le menti geniali di alcuni politici o consulenti del Miur, volevano anche fare il PAS per il sostegno.

Altra follia per illudere altre migliaia di persone.

Uno Stato che forma persone che non troveranno mai la propria stabilizzazione è uno Stato criminale, perché illude e truffa persone che, dopo dure selezioni, resteranno precarie a vita.
Si potrebbe eccepire che l’esempio portato è un caso isolato.
Invece tale situazione è comune a moltissime classi di concorso.

Facciamo un altro esempio, quello della Sicilia: sempre nel sostegno e sempre nella secondaria di secondo grado, sono disponibili 35 posti per le assunzioni in ruolo; nelle GMR 2018 vi sono 647 persone, mentre nelle GAE ve ne sono altre centinaia, quindi circa 40 anni per smaltire GMR e GAE.

Anche qui, senza considerare il quarto, il quinto e il sesto ciclo di Tfa sostegno che specializzeranno 300 persone per ogni ciclo (900 in tutto) solo nella secondaria di secondo grado. Altri 30 anni per assorbire i nuovi specializzati. Il tutto per un totale complessivo di circa 70 anni.

Anche qui moltissimi dei presenti nelle attuali GMR 2018 non vedranno mai il ruolo.

E questa è la situazione di moltissime c.d.c. soprattutto al Sud.

Di fronte all’assurdità della situazione, la cosa che appare ancor più incredibile è che da mesi non si fa altro che parlare di carenza di docenti e della necessità di stabilizzare subito almeno 25.000 della terza fascia attraverso un concorso straordinario.

Beh, caro Ministro, caro Governo, ve lo diciamo chiaramente: se doveste assumere da terza fascia, senza aver preventivamente dato la possibilità di assumere in via prioritaria gli attuali abilitati di Stato, anche con spostamenti su base nazionale e volontaria, noi lo considereremmo un crimine.

E noi precari preistorici in fila da decenni, non staremo certamente a guardare mentre vi ostinate a strapparci il futuro.

Le soluzioni non sono vendere fumo e illusioni a tutti, come Voi state facendo.

Innanzitutto non si capisce, sempre per rimanere sull’esempio del sostegno, come mai i posti di specializzazione, che al nord mancano realmente, non siano stati banditi nelle università del nord ed invece la maggior parte è stata prevista nelle università del sud in Regioni che, come abbiamo visto, hanno, già adesso, docenti specializzati per almeno i prossimi 50 anni.

Misteri della politica…

Noi proponiamo alcune soluzioni per andare incontro, almeno parzialmente, a questo gigantesco problema che ha gettato nella disperazione migliaia di docenti abilitati:

1) permettere assunzioni anche al di fuori della regione in cui ci si trova inseriti in GM 2016, in GMR 2018 o in GAE, su base volontaria. Solo dopo, qualora rimanessero ancora posti vuoti, essi potrebbero andare alla terza fascia. In questo modo si darebbe una boccata di ossigeno a coloro che, altrimenti, soprattutto nel sud il ruolo non lo vedrebbero mai.

2) occorre trasformare i posti da organico di fatto in organico di diritto. Sempre per rimanere in Puglia, è uno scandalo vedere solo 23 posti per le immissioni in ruolo e oltre 300 per le assegnazioni provvisorie (alle quali possono accedere anche coloro che non sono specializzati). Agli attuali abilitati è stato chiesto di aspettare da più di 10 anni, è stato chiesto di fare corsi di abilitazione, di specializzazione e poi il successivo concorso, per poi farli rimanere e marcire a vita in delle graduatorie che non scorreranno mai.

Tutto ciò è criminale.

Chiediamo ai politici e ai funzionari de Miur di farsi un reale esame di coscienza e di pensare prima agli attuali abilitati che, lo ripetiamo, il ruolo, alle attuali condizioni, non lo vedranno mai.

Solo successivamente potranno passare ad occuparsi della terza fascia, ma solo dopo aver trovato soluzioni concrete alla nostra drammatica situazione, che molti fanno finta di non conoscere o di non vedere.

Non vogliamo uno Stato che ci dimentica.

Non vogliamo morire da precari.

Coordinamento Nazionale Docenti Abilitati

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