Categorie: Attualità

Perché non insegnare la Filosofia alle scuole elementari?

Chi lo ha detto che la Filosofia può essere insegnata solo alle scuole superiori? In Irlanda e Regno Unito, per esempio, è partito in alcune scuole elementari un progetto sperimentale di insegnamento della Filosofia.

La svolta voluta dal presidente irlandese Higgins è da leggersi come un’azione necessaria per aiutare le prossime generazioni ad avere maggior coscienza dei propri strumenti.

Lo scopo è quello di iniziare il prima possibile lo sviluppo di un pensiero critico già nei bambini, troppo invasi dalla tecnologia in questi tempi, e in tal senso lo studio dei filosofi potrebbe aiutarli a dominare i nuovi strumenti e le nuove necessità senza esserne dominati, magari stimolando quel famoso uso consapevole.

Ma come si potrebbe insegnare Filosofia ad un bambino dai 7-8 anni in su? E’ da escludere chiaramente una metodologia simile a quello che avviene nei licei, ovvero lo studio della storia della filosofia che segue gli sviluppi cronologici dei temi.

Sicuramente partire dal pensiero e le sue concretizzazioni nella vita di tutti i giorni, potrebbe essere un buon punto di partenza, sulla scorta anche della nuova esperienza britannica e irlandese.
Portare la discussione in aula intorno al linguaggio, la morale, l’arte e la scienza, spingendo quindi i bambini ad una sorta di riflessione sul mondo.

Attività che potrebbe diventare divertente ma che segue, in un certo senso, il meccanismo stesso dei bambini, considerando il numero impressionante di domande a cui risponde la filosofia con altrettante domande, ricorda molto gli innumerevoli “perché” ai quali insegnanti e genitori sono costretti a rispondere ai bambini.

L’aspetto positivo della filosofia è che, specie se bisogna porgerla ai più piccoli, le tematiche non mancano mai, sono presenti ogni giorno, nelle decisioni familiari, personali, ecc..
In questo progetto che viene dall’Irlanda si prova a costruire una filosofia della classe, provando a fare riflettere i bambini sugli aspetti più pratici, davanti ai loro occhi ogni giorno, in modo da stimolare delle spiegazioni sulle azioni e sugli oggetti presenti a scuola.

 

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Fabrizio De Angelis

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