La scuola è lontana dal mondo del lavoro e dalla vita vissuta di tutti i giorni? Propongo un rimedio: istituiamo l’insegnamento di “praticità e concretezza”.
Accanto alle proposte di insegnare cose più o meno giustificate, più o meno strampalate, ci può stare pure questa! Vale a dire insegnare che nella vita purtroppo la realtà è spesso e volentieri diversa da quella che ci presentano i pur rispettabilissimi libri sui quali studiamo i classici, i favolisti, su cui impariamo cose belle ed edificanti. Insegnare che non sempre i buoni vincono e i cattivi vengono sconfitti, che non sempre “vissero tutti felici e contenti”.
In tal modo i giovani apprenderanno che la realtà a volte è ben diversa da quello che si auspica sui libri. Il che non significa abolire lo studio proposto finora, ci mancherebbe. Significa insegnare la differenza fra teoria e pratica, che a volte coincidono, altre volte purtroppo no. Avremmo così giovani cittadini più preparati ad affrontare le sfide che inevitabilmente la vita prima o poi proporrà loro.
Daniele Orla
Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…
Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…
L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…
“Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, il mio pensiero commosso va alle vittime…
La scrittrice Susanna Tamaro, in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, ha fatto una…