I lettori ci scrivono

Perché tanta violenza nella scuola?

La ministra Fedeli ha scritto una lettera al Messaggero di Roma affermando che “La violenza è riuscita a farsi largo e a penetrare all’interno delle comunità scolastiche” con le aggressioni ai docenti da parte di studenti e genitori e ha proposto di “Lavorare per produrre un cambiamento sociale e culturale profondo”.
Vediamo come: la scuola è un complesso unitario, finalizzato.

Tutti gli insegnamenti, coordinati, concorrono al conseguimento del traguardo istituzionale. Le materie d’insegnamento sono quindi da intendere come “strumento e occasione per uno sviluppo unitario, ma articolato e ricco, di funzioni, conoscenze, capacità e orientamenti indispensabili alla maturazione di persone responsabili e in grado di compiere scelte” [competenze generali].
Si tratta di un’impostazione sistemica, il fondamento della vigente legislazione, fondamento regolarmente disatteso dalle scuole.

Sia d’esempio il DLgs 150 del 27/10/2009 sulla dirigenza pubblica che, all’art.37, richiamando un canone delle scienze dell’organizzazione, stabilisce la necessità di “rafforzare il principio di distinzione tra le funzioni di indirizzo e controllo spettanti agli organi di governo e le funzioni di gestione amministrativa spettanti alla dirigenza”.

Il “principio di distinzione” afferma la necessità di separare, differenziandoli, i soggetti responsabili del COSA deve essere fatto rispetto a quelli che elaborano strategie relative al COME conseguire i risultati.

Solo lo spazio tridimensionale consente di rappresentare graficamente una siffatta situazione e d’identificare funzioni, compiti e responsabilità [In rete “La crisi della scuola ha natura culturale” scandaglia la problematica].

La devianza tra la norma e l’ordinaria gestione scolastica appare in tutta evidenza dai siti delle scuole: tutti gli organigrammi presenti nei PTOF sono sbagliati. La cultura dell’organizzazione è assente!

La parcellizzazione, la disarticolazione del servizio scolastico sono all’origine degli episodi di violenza: i docenti non sono protetti, sono visti come soggetti isolati, senza vincolo di mandato.

Enrico Maranzana

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024

Primo giorno di scuola Strasburgo per Salis e Vannacci: i neofiti dell’Europarlamento che faranno leggi sull’Istruzione, Leoluca Orlando il più anziano

Primo giorno di “scuola” a Strasburgo, dove a tre mesi dall'ultima volta, il Parlamento europeo…

17/07/2024