L’attesa è finita, i percorsi abilitanti stanno per partire. La ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha firmato i decreti che consentono a tutti gli effetti agli atenei l’attivazione dei percorsi. Sarebbe imminente anche la pubblicazione dei decreti di cui si è parlato ieri, 28 febbraio, all’informativa del ministero dell’Università e della Ricerca ai sindacati.
“I decreti in arrivo sono del Mur, sentito il Mim e sono due: uno riguarda l’attivazione e uno l’attribuzione della riserva per determinate categorie del personale. Il Mur ci ha assicurato che l’offerta formativa delle Università coprirà tutto lo spettro delle classi di concorso. Il timore di mancata attivazione di qualche cdc non esiste. L’offerta formativa, circa 48mila posti, dovrebbe coprire il fabbisogno. Laddove questo sia inesistente è stato dato comunque la possibilità di attivare i corsi per almeno 10 unità. Per quanto riguarda la riserva ce ne sarà per triennalisti, a chi è formatore presso l’Istruzione professionale, del 30%. A breve dovrebbero uscire questi due decreti”, ha detto il segretario nazionale della Cisl Scuola Attilio Varengo, in diretta nel corso dell’appuntamento di ieri della Tecnica Risponde Live.
Come riporta Flc-Cgil, la procedura di accreditamento ha determinato un numero complessivo di 1.515 percorsi, 61 decreti di accreditamento per le Università e 30 per le istituzioni AFAM.
Rispetto al fabbisogno stimato dal Ministero dell’Istruzione c’è stato un incremento del 20% dei posti. In assenza di fabbisogno su base regionale, è stata attivata un’offerta formativa pari a 10 posti per ogni istituzione formativa presente nella regione di riferimento.
A un fabbisogno di circa di 40 mila posti, corrispondono quindi circa 48mila posti a cui si aggiungerà l’offerta dei corsi per le classi di concorso su cui c’è stata la riapertura dell’accreditamento.
Lo scorso 30 gennaio l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) ha completato infatti la parte di sua competenza, l’ultimo passaggio procedurale prima dell’avvio dei nuovi percorsi formativi abilitanti all’insegnamento.
Sono tanti gli insegnanti che attendono con ansia l’inizio dei corsi abilitanti, a partire dai cosiddetti “ingabbiati” e da coloro che chiedono da anni di passare all’insegnamento su un altro ambito scolastico avendo i titoli di studio per poterlo fare (ad esempio per trasferirsi dalla scuola del primo ciclo alla secondaria).
La Tecnica della Scuola, in collaborazione con l’ateneo eCampus, a marzo permetterà agli interessati di iscriversi a percorsi di abilitazione da 30 Cfu art. 13.
In attesa di ulteriori aggiornamenti, è possibile richiedere informazioni mandando una mail a formazione@tecnicadellascuola.it o telefonare al numero 095448780.
Il Dpcm 60 Cfu, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che definisce i nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti della scuola secondaria di I e II grado firmato lo scorso luglio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 25 settembre. Si tratta del Dcpm previsto dal decreto 36 del 2022 convertito in legge 79 del 2022, che doveva essere emanato entro il 31 luglio del 2022.
Il testo illustra i contenuti dei Cfu da conseguire e gli obiettivi minimi di ogni corso, divisi per ogni percorso: 60 Cfu, 30 Cfu per chi ha maturato 3 anni di servizio, 36 Cfu per chi ha già conseguito i 24 previsti precedentemente.
Il percorso formativo standard prevede l’acquisizione di almeno 60 CFU (Crediti Formativi Universitari)/CFA (Crediti Formativi Accademici). Gli altri percorsi, pari a 30 o 36 crediti formativi, sono rivolti a chi abbia già svolto un servizio di almeno tre anni scolastici e a coloro che abbiano conseguito 24 CFU/CFA in base al previgente ordinamento.
Possono accedere ai percorsi abilitanti per il conseguimento dei 30 CFU:
• I docenti che sono già in possesso di abilitazione su una classe di concorso o su un altro grado di istruzione;
• i docenti che sono in possesso della specializzazione sul sostegno possono conseguire, fermo restando il possesso del titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso, l’abilitazione in altre classi di concorso o in altri gradi di istruzione;
• I docenti con 3 anni di servizio nelle scuole statali o paritarie di cui almeno uno nella specifica classe di concorso;
• I docenti che hanno superato il concorso senza essere in possesso dell’abilitazione.
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