Ci sono novità sui percorsi abilitanti in partenza. Oggi, 28 febbraio, c’è stato un importante incontro al ministero dell’Università e della Ricerca proprio in merito a questo tema. Il segretario nazionale della Cisl Scuola Attilio Varengo, in diretta nel corso dell’appuntamento di oggi della Tecnica Risponde Live, ha annunciato quanto è emerso.
“Oggi era programmata l’informativa ai sindacati sull’attivazione dei percorsi abilitanti. Si tratta di un momento importante che segna l’avvio della nuova formazione iniziale. I decreti in arrivo sono del Mur, sentito il Mim e sono due: uno riguarda l’attivazione e uno l’attribuzione della riserva per determinate categorie del personale”.
“Il Mur ci ha assicurato che l’offerta formativa delle Università coprirà tutto lo spettro delle classi di concorso. Il timore di mancata attivazione di qualche cdc non esiste. L’offerta formativa, circa 48mila posti, dovrebbe coprire il fabbisogno. Laddove questo sia inesistente è stato dato comunque la possibilità di attivare i corsi per almeno 10 unità. Per quanto riguarda la riserva ce ne sarà per triennalisti, a chi è formatore presso l’Istruzione professionale, del 30%. A breve dovrebbero uscire questi due decreti”, ha concluso il sindacalista.
Come precisa Cisl Scuola, è già possibile, per gli Atenei che hanno avuto l’accreditamento, aprire le iscrizioni per i percorsi di 30 CFU (tutti in modalità on line fatta eccezione per l’esame finale) riservati ai docenti già in possesso di altra abilitazione o di specializzazione sul sostegno. Per questi ultimi, infatti, si prescinde dal fabbisogno, di cui è invece necessario tenere conto per i restanti percorsi.
Sul Decreto MUR relativo alla quota di riserva per i triennalisti la Cisl Scuola ha chiesto di innalzare almeno al 40% la quota prevista nella bozza presentata, che era limitata al 30%. Ha invece condiviso la scelta di scaglionare l’accesso in base a una graduatoria per titoli, pertanto senza il superamento di alcuna prova preselettiva, ma ha chiesto che la graduatoria rimanga in vigore anche nei prossimi due cicli, in modo da consentire un ulteriore scorrimento a favore degli aspiranti che siano risultati in eccesso rispetto ai posti disponibili.
Anche l’accesso ai percorsi di 60 CFU, al netto dei posti destinati ai triennalisti, avverrà sulla base di una graduatoria per titoli degli aspiranti alla partecipazione.
Il Decreto di autorizzazione all’avvio dei corsi conterrà una precisazione riguardo alle classi di concorso oggetto di aggregazione nel DM 255/2024: i docenti che acquisiscono l’abilitazione in una delle classi di concorso confluite nelle nuove A-01, A-12, A-22, A-30, A-48, A-70,e A-71 saranno da considerarsi abilitati per tutti gli insegnamenti compresi nell’aggregazione.
Dopo anni di attesa stanno quindi prendendo finalmente il via i percorsi di formazione iniziale e di abilitazione.
Il DPCM previsto dal decreto 36 emanato il 4 agosto del 2023 e pubblicato il 25 settembre, nel rispetto degli obiettivi del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) ha definito il percorso universitario e accademico di formazione iniziale e abilitazione dei docenti di posto comune, compresi gli insegnanti tecnico pratici, delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
L’obiettivo è quello di avviare, in tempi davvero brevi, i nuovi percorsi formativi e abilitanti coincidenti con tutte le classi di concorso utili all’insegnamento nelle nostre scuole: come previsto dalla Legge 79 del 29 giugno 2022, il via libera riguarda sia la formazione dei nuovi docenti, che dopo il diploma di laurea avranno la possibilità di conseguire 60 Crediti formativi universitari, ma anche l’acquisizione dei 30 Cfu utili all’impossessarsi di nuove abilitazioni da lungo tempo reclamate da tanti docenti di ruolo già abilitati o specializzati, a partire dai cosiddetti “ingabbiati”. E per queste ultime categorie non dovrebbe essere previsto alcun numero “chiuso”.
I corsi abilitanti saranno destinati a chi ha svolto servizi nelle scuole, anche paritarie, per non meno di tre anni, pure non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale si decide di conseguire l’abilitazione, oppure nei cinque anni precedenti. I 30 Cfu potranno anche essere conseguiti dai docenti vincitori del concorso straordinario bis e che hanno partecipato al secondo concorso legato al Pnrr.
Grazie alle informazioni in possesso della Tecnica della Scuola, possiamo dire che il “caricamento” on line dei decreti ministeriali firmati dalla Ministra è alle battute finali e la loro pubblicazione (riservata però solo alle strutture formative interessate) ormai solo questione di momenti.
I percorsi per il conseguimento dei 30 e 36 CFU dovrebbero essere avviati al più presto nella logica di consentire ai docenti interessati di poter aggiornare o accedere alla prima fascia delle GPS, la cui O.M. dovrebbe essere emanata nella primavera del 2024.
Possono accedere ai percorsi abilitanti
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