Caro Ministro,
non vorrei Illudermi ma stavolta i tempi per realizzare una scuola di qualità mi sembrano buoni. Finalmente sembra esserci al governo qualcuno che vuole cambiare, rinnovare il volto della nostra scuola. Qualcuno che sembra volere investire davvero sulle risorse, che ascolta le storie vissute dai docenti, che crede nella formazione come primo passo per il reclutamento.
Lei da l’impressione di essere pronto a rinnovarla questa scuola, ad adeguarla ai nuovi tempi, a farla crescere. Questa scuola ha bisogno di essere curata, rivisitata e ristrutturata. È tempo di cambiamento, di dare una stabilità e di favorire anche l’avanzamento di carriera. Signor Ministro perché precludere la possibilità e l’opportunità anche a chi è di ruolo un passaggio ad altro grado di scuola più veloce? Perché non dare merito all’esperienza sul campo?
Se si potesse pensare a dei percorsi formativi abilitanti per diverse categorie, non solo si potrebbe velocizzare il reclutamento ma si investirebbe sulla formazione e si eviterebbe una dispersione di energie inutili. E basta, basta, siamo stanchi di continuare a sentir parlare i nostri politici, a litigare sulle diverse posizioni. Ma a chi dare ascolto signor Ministro???
È arrivato il tempo di ascoltare i veri protagonisti della scuola: gli alunni , i docenti, le famiglie. Intervisti i veri autori della scuola, solo se la vivi la puoi cambiare, la puoi rinnovare. Dia priorità alla formazione in campo per reclutare già tanti docenti che la scuola la vivono davvero. Non si tratta di una sanatoria, nemmeno di un regalo ma di un doveroso impegno nei confronti di coloro che fanno parte della più bella istituzione del nostro paese.
Ha mai pensato che un docente custodisce dentro di sé le più belle pagine della storia scritte dai più importanti autori? Si, signor Ministro, i nostri alunni!!! Caro signor Ministro, ha mai pensato che chi ha esperienza nel campo, ha maturato competenze relazionali, pedagogiche indispensabili?
Io docente di ruolo da anni nella scuola primaria le chiedo di valorizzare il merito dell’ esperienza in campo con dei percorsi abilitanti che non solo diano a noi docenti la possibilità di crescere professionalmente ma realizzano davvero una scuola di qualità. Nella scuola nuova e innovativa c è posto per tutti, per la varietà di categorie: i precari, i docenti di ruolo, i giovani laureati. Signor ministro, vogliamo una Scuola Affettuosa, che coccoli anche noi docenti, che si prenda cura di noi, per favorire ben- essere a 360 gradi.
Oggi signor Ministro in questo tempo, in questo periodo surreale, lei ha un compito straordinario, delicato e decisivo: ci dimostri che può mettere d accordo le varie forze politiche per un bene comune. Riaccenda in noi la speranza, ci siamo messi in gioco sempre e adattati ai tempi, ma adesso vogliamo risposte concrete: un governo che guardi alla crescita del nostro paese, cominciando proprio dalla seconda casa degli italiani, la nostra amata scuola.
Signor Ministro, io sto puntando su di lei, come tanti miei colleghi e lei ha il coraggio di scommettere su di noi, con percorsi abilitanti e formativi? Forza… come dice il nostro amato padre Pino Puglisi (sono orgogliosamente palermitana) e se ognuno fa qualcosa tutto cambierà…
E lei signor Ministro può tantissimo!!
Stefania Conte
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