Roberto Pasolini, dirigente scolastico di uno degli istituti con sperimentazione dei percorsi quadriennali, sul Sole 24 Ore, spiega in un articolo che il liceo di quattro anni potrebbe “preludere a un diffuso miglioramento del nostro sistema formativo”, mentre sarebbero “affermazioni senza fondamento” quelle dei detrattori.
Se per un verso, spiega il dirigente, “gli studenti che hanno già frequentato le prime sperimentazioni hanno avuto buoni risultati, proseguono con successo il loro percorso universitario e le famiglie hanno apprezzato la possibilità non tanto di “risparmiare” un anno, quanto di vedere crescere più rapidamente la maturità dei loro figli”, dall’altro , ”i docenti coinvolti hanno espresso giudizi praticamente unanimi di soddisfazione”.
Volontà di vedere fallire il percorso quadriennale
“E’ difficile non pensare che dietro ai ritardi burocratici, alle resistenze ministeriali e sindacali, agli errori di strategia, al concedere l’autorizzazione a decisioni già prese dalle famiglie, alle difficoltà delle scuole statali bloccate dal problema degli organici, ci sia la strisciante volontà di far fallire questa operazione, per la preoccupazione che un grande successo spianerebbe la strada verso la piena autonomia delle istituzioni scolastiche.
Una opportunità vanificata
“Purtroppo- continua il preside Pasolini-, questa sarebbe un’ennesima opportunità vanificata dai fautori del “tutto cambia purché nulla cambi”. Ma il processo d’innovazione, modernizzazione, piena autonomia deve procedere rapidamente: ne hanno bisogno il nostro Paese e i nostri giovani per il loro futuro, i loro sogni e le loro aspettative”.