A seguito dell’emanazione del DPCM con il quale è stato definito il percorso universitario e accademico di formazione iniziale e abilitazione dei docenti di posto comune, compresi gli insegnanti tecnico pratici, delle scuole secondarie di primo e secondo grado, il CUN (consiglio universitario nazionale) ha espresso delle perplessità e raccomandazioni in merito alla fase attuativa del percorso stesso.
Il Consiglio Universitario Nazionale nell’adunanza del 5 ottobre 2023 ha ribadito il parere già espresso sulla non opportunità di collocare la formazione dei docenti prima della selezione per l’accesso al ruolo nelle secondarie.
In merito alla possibilità di conseguire un’altra abilitazione, il CUN fa rilevare che la necessità di acquisire 30 CFU aggiuntivi per conseguire l’abilitazione in altre classi dopo il completamento di un primo percorso:
• Provoca una durata eccessiva della formazione con risultati negativi sia per le giuste aspettative dei giovani sia per l’età media del corpo docente;
• Rende ancor più gravoso sul piano economico il cammino di accesso al ruolo nelle secondarie;
• Determina nei laureati con possibile accesso a più classi una scelta preventiva del percorso di formazione fondata più su criteri di mercato che su criteri di qualità.
In merito ai contenuti da individuare per i 30 CFU aggiuntivi, a parere del CUN emergono numerose difficoltà, nella misura in cui il DPCM demanda ai singoli centri senza fissare criteri chiari, con probabili sovrapposizioni per studenti che abbiano finito il primo percorso e con il rischio di notevoli differenze fra singoli centri, se non fra singoli studenti.
In merito alle difficoltà che potrebbero nascere nel demandare ai singoli centri, senza fissare criteri chiari, l’individuazione dei contenuti per i 30 CFU il CUN (Consiglio Universitario Nazionale) propone che si potrebbe prevedere l’attivazione di percorsi di formazione comuni per conseguire l’abilitazione su più classi caratterizzate da un’affinità disciplinare.
Per l’attuazione di quanto suddetto il CUN auspica, con urgenza estrema, un riordino complessivo delle classi di concorso al fine di stabilire un adeguato rapporto con lo stesso DPCM al fine di accogliere le tante novità che oggi emergono nella didattica e nella ricerca universitaria con un generale impianto della didattica nelle secondarie in armonia con il riordino delle classi di laurea varato dal CUN e oggetto di un imminente DM.
Il CUN, inoltre denuncia un certo disagio nel rispettare la data del 28 febbraio del 2024 data di scadenza indicata dal DPCM all’art. 14 comma 2, per portare a termine l’offerta formativa di trenta CFU.
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