Particolare fonte di emissione radioattiva è costituita dal cemento perché contiene ceneri volanti, ovvero la cenere che si deposita alla base delle ciminiere delle centrali a carbone. Questa cenere è usata come additivo nel cemento perché contribuisce a migliorarne le caratteristiche meccaniche. Il carbone, per se stesso, ha un contenuto radioattivo piuttosto basso, però nella ciminiera avviene una specie di distillazione, dove gli elementi più leggeri sono espulsi dal camino, mentre quelli più pesanti (compresi Uranio e Torio) si depositano alla base del camino e quindi si ha un’elevata concentrazione del contenuto radioattivo della cenere di carbone.
La misura di concentrazione media annua di radon in aria è obbligatoria solo nei locali interrati ed eventualmente seminterrati dei luoghi di lavoro, degli asili nido e scuole materne e dell’obbligo. Secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, l’esercente di attività che si svolgono in luoghi di lavoro sotterranei o, in aree particolari individuate dalle Regioni, semisotterranei o a piano terra ha l’obbligo di effettuare la determinazione della concentrazione media annua di radon in aria e, se del caso, far valutare la dose ai lavoratori esposti.
A tal proposito Radon Free Radiation Monitoring (www.radon-free.com) ha invitato tutti gli istituti scolastici statali e comunali (scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di I grado) di Cagliari ad aderire al progetto di ricerca finalizzato alla misura strumentale del gas radioattivo radon presente all’interno delle scuole, i cui effetti per la salute di docenti, allievi e personale non docente possono essere gravi.
Le attività di monitoraggio all’interno di ciascun istituto scolastico si svolgeranno nel periodo compreso tra il mese di ottobre 2013 e il mese di aprile 2014 e dureranno orientativamente una settimana in ciascuno di essi; le misure, che non comportano alcun pericolo per gli occupanti l’edificio, saranno svolte da parte di professionisti di provata esperienza e competenza, senza creare allarmismi e senza che l’attività didattica possa in alcun modo essere ritardata o debba essere modificata