Categorie: Personale

Pericolo stipendi fermi fino al 2019, i sindacati si mobilitano

Ci sono voluti una decina di giorni, ma alla fine la protesta è scattata. Stiamo parlando dei sindacati maggiori – Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda-FGU – che dopo aver verificato la consistenza delle linee guida, in particolare nella parte retribuita, hanno realizzato che per oltre quattro anni il personale docente e Ata della Scuola rischia di rimanere con lo stipendio al palo: oltre al blocco delle buste paga di tutti i dipendenti pubblici, in vigore dal 2010 e che secondo alcuni si potrebbe protrarre addirittura per un decennio, il Governo ha intenzione di attuare anche quello degli scatti nel periodo 2015-18. Scatti che tornerebbero in vita solo nel 2019 e comunque con la novità assoluta di essere applicata a soli due docenti della scuola pubblica ogni tre.

Il 12 settembre, le cinque sigle hanno così avviato “una fase di assemblee e di iniziative nelle scuole”: l’obiettivo è sensibilizzare il personale “contro il blocco dei contratti e degli aumenti di anzianità, il tentativo di regolare per legge diritti, doveri e orario di lavoro e valutazione. Sui temi del precariato – le cinque organizzazioni sindacali – chiedono che i contenuti del Piano scuola si traducano in risorse certe per garantire le stabilizzazioni entro l’inizio del prossimo anno scolastico.

Si dovranno organizzare assemblee in tutte le scuole, congiunte o disgiunte, in base a un calendario organizzato a livello territoriale, per discutere delle proposte delle organizzazioni sindacali e del giudizio sul Piano scuola.

Contemporaneamente verrà lanciata una petizione tra tutti i docenti, ATA e dirigenti scolastici per il diritto al contratto nazionale e agli aumenti retributivi.

Le organizzazioni sindacali chiedono a tutte le lavoratrici e i lavoratori della scuola di garantire una forte partecipazione alle iniziative che saranno promosse perchè senza partecipazione e consenso non si può rispondere allo scippo del salario e dei diritti”.

Contemporaneamente, i sindacati hanno avviato una raccolta firme. Che presenteranno al Governo proprio nei giorni in cui questo sarà impegnato nel cogliere gli umori di cittadini e addetti ai lavori sui contenuti della bozza di riforma.

Per visualizzare il volantino realizzato da Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda-FGU basta cliccare qui.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024

Bravate e reati: c’è una bella differenza

Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…

19/11/2024

Violenza sulle donne, Valditara: è legata al narcisismo dei maschi ma è anche una conseguenza dell’immigrazione illegale

Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…

19/11/2024

Supplenze tra due periodi interrotti da sospensione delle lezioni: quando spetta la conferma e quando la proroga del contratto

Il conferimento delle supplenze temporanee si attua mediante la stipula di contratti di lavoro a…

19/11/2024

L’erede al trono di Norvegia arrestato per stupro: né patriarca né straniero

Se il patriarcato non c’entra, ma c’entra il fenomeno degli stranieri che stanno arrivando in…

19/11/2024