Alla Camera dei Deputati ha avuto luogo una riunione del neo eletto Consiglio nazionale del Collegio dei periti agrari che ha posto come priorità la promozione, in accordo con il Ministero dell’istruzione, una revisione dei programmi didattici per affermare competenze che appartengono ai Periti Agrari e Periti Agrari Laureati e che in questo Paese ancora non vengono appieno riconosciute; ma ha pure evidenziato che occorre rivedere modalità e forme d’iscrizione al Collegio coinvolgendo direttamente gli Istituti tecnici agrari, gli Istituti d’istruzione superiore, gli Istituti tecnici superiori, Ministero dell’Istruzione e Università.
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Il nuovo Collegio dei Periti Agrari si rivolge alle scuole tecniche agrarie, agli ITS e alle università: «Con loro stringeremo un patto, un contratto di compartecipazione alla progettazione e realizzazione di processi di nuova professionalizzazione.
Promuoveremo, sosterremo e comparteciperemo a costruire una ‘Buona scuola’, in cui l’essere, il sapere ed il sapere fare, radicati nella nostra straordinaria storia, si coniugano armonicamente per offrire all’economia circolare dell’agricoltura, dell’agroalimentare e dell’ambiente intelligenze e professionisti e imprenditori eccellenti».